F1 News Verstappen GP Olanda
F1 News Verstappen GP Olanda foto di Alessandro Martellotta

F1 News | La Red Bull pronta a regalare un team a Verstappen? Un’ipotesi clamorosa prende forma

F1 News – Al momento non c’è nulla di ufficiale. Solo un sussurro sfuggito alle pieghe del paddock di Silverstone, tra camion blindati e parole dette a mezza voce nei motorhome. Ma la suggestione è di quelle forti, potenzialmente esplosive: la Red Bull starebbe valutando la possibilità di concedere a Max Verstappen la gestione di una sua scuderia in Formula 1.

Una notizia che, se confermata, avrebbe il peso di un terremoto nel già movimentato mondo del Circus. Per ora è solo una voce, una delle tante che popolano questa silly season partita con mesi d’anticipo, ma il fatto stesso che si parli di uno scenario così audace lascia intuire che, dietro le quinte, qualcosa si stia davvero muovendo.

F1 News Verstappen jedda
F1 News Verstappen

Un’indiscrezione nata a Silverstone

È proprio nel weekend del GP britannico che la voce ha iniziato a circolare. Nessuna dichiarazione ufficiale, nessun comunicato, ma alcuni addetti ai lavori avrebbero captato segnali, umori, mezze frasi. Si parla di una proposta informale, quasi un “premio” per la fedeltà (e la potenza mediatica) di Max Verstappen, pilota di punta della Red Bull e figura sempre più centrale nel panorama sportivo mondiale.

Del resto, l’olandese non è soltanto un quattro volte campione del mondo. È anche un asset strategico, un brand ambulante. Con lui Red Bull ha costruito un ciclo vincente e ha dominato la Formula 1 come non accadeva dai tempi della Mercedes di Hamilton o della Ferrari di Schumacher.

Perché Red Bull dovrebbe farlo?

Dietro un’ipotesi così affascinante si celano più ragioni. In primis, il bisogno di Red Bull di “blindare” Verstappen in un momento di turbolenze interne, con voci sempre più insistenti su attriti tra il pilota e alcuni vertici del team, tra tutti la notizia bomba del licenziamento di Christian Horner, figura epocale del team di formula uno delle lattine. Offrire a Max un ruolo ancora più centrale — come co-proprietario o leader tecnico/sportivo di una scuderia satellite — potrebbe essere il modo perfetto per rafforzare il legame tra le parti.

C’è poi il discorso legato a Red Bull Racing e alla sua seconda squadra, la ex Toro Rosso oggi Visa Cash App RB. Se questa voce si riferisse proprio a quel team, sarebbe meno utopistica di quanto sembri. La struttura esiste già, il know-how pure: basterebbe un rebranding, un cambio di gestione interna, e la nuova “Verstappen GP” potrebbe vedere la luce senza troppi scossoni burocratici.

Verstappen, da pilota a manager?

Impossibile ignorare il lato personale: Max ha sempre mostrato un grande interesse per gli aspetti tecnici e strategici del mondo racing. È giovane, certo, ma maturissimo nel comprendere il dietro le quinte. Alcuni scommettono che il suo futuro dopo la carriera da pilota non sarà lontano dai box, ma dentro di essi, magari come figura ibrida: team principal, direttore tecnico, fondatore o investitore.

Già oggi il suo entourage lavora come una mini-azienda indipendente. Avere un team sotto il suo nome, anche in collaborazione con Red Bull, rappresenterebbe la naturale evoluzione di un brand in crescita costante.

Fantamercato o premonizione?

Siamo ancora nel campo delle congetture, ma il fatto che un’idea così folle sembri plausibile dice molto di come stia cambiando la Formula 1. I confini tra sport e spettacolo si assottigliano, il ruolo dei piloti si espande, e il potere contrattuale delle superstar diventa quasi illimitato.

E se Verstappen davvero mettesse il suo nome su una scuderia, potremmo assistere a una rivoluzione di paradigma: dal pilota-dipendente al pilota-imprenditore.
Un po’ come Jordan, Beckham o LeBron James nei rispettivi sport. La F1, in fondo, è sempre più business. E Max lo sa bene.

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