La Ferrari ha comunicato quali componenti hanno provocato il ritiro di Charles Leclerc nel GP di Spagna.

Dopo un sabato a dir poco fantastico, il GP di Spagna si è trasformato in una grande delusione per la Ferrari, superata dalla Red Bull in Classifica Costruttori. La Scuderia di Maranello ha infatti portato a casa solo un quarto posto con Carlos Sainz, protagonista di un testacoda a Curva 4 nelle prime fasi di gara. Dall’altro lato del box, la delusione è ancora maggiore: Charles Leclerc, adesso secondo nel mondiale dietro a Max Verstappen, stava dominando in assoluta tranquillità, quando al giro 27 è stato costretto a rientrare ai box per un evidente problema tecnico a livello della Power Unit. Dopo aver condotto tutte le analisi del caso, ieri la Ferrari ha comunicato che il ritiro di Leclerc ha avuto origine dalla rottura di Turbo e MGU-H.

Questa la nota della Rossa: “Dopo aver esaminato la PU della monoposto di Leclerc, abbiamo riscontrato che il turbo e l’MGU-H sono danneggiati e non possono essere riparati. Tuttavia, dopo aver analizzato completamente il guasto e la sua causa, siamo soddisfatti nel registrare che il cedimento non si è verificato a causa di un errore di progettazione o di un problema di affidabilità di questi due componenti o di qualsiasi altro elemento della PU”. Queste parole lasciano intendere dunque che le due componenti del propulsore del monegasco abbiano avuto un cedimento a causa di fattori esterni, non nel controllo della Ferrari.

Inoltre, questo inconveniente rende praticamente sicuro il fatto che Leclerc dovrà scontare una penalità in griglia di partenza più avanti in stagione. Dato che il Turbo e la MGU-H della Power Unit numero 2 (introdotta a Miami) sono irrimediabilmente danneggiati, difficilmente il monegasco riuscirà a disputare ben sedici gare con una sola nuova specifica di questi componenti.

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