Il Presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha affermato che uno dei possibili scenari per il futuro della F1 prevede il ritorno dei V10.
Il dibattito sul futuro della F1 in termini di scelte tecnologiche è più che mai attuale. Le continue innovazioni e i frequenti cambiamenti di policy a livello globale rendono cruciale che la categoria regina non cada nell’irrilevanza a livello tecnico. Anche per questo motivo, la FIA e il circus hanno deciso di puntare nel 2026 su una Power Unit ibrida divisa quasi a metà tra output della parte elettrica e di quella a combustione interna, la quale sarà alimentata da carburanti al 100% sostenibili. La categoria regina ha deciso di puntare su questa tecnologia ancora poco diffusa con lo scopo di trovare un’alternativa all’elettrificazione e dare una nuova vita al motore a combustione. Una direzione condivisa anche dalla leadership della Federazione, che ha aperto alla reintroduzione dei propulsori tanto amati dagli appassionati in passato.
Queste le parole del Presidente, Mohammed Ben Sulayem, in un recente post sul suo profilo Instagram: “L’evento di lancio della F1 tenutosi questa settimana a Londra ha innescato molte discussioni positive sul futuro del nostro sport. Mentre attendiamo con ansia il debutto dei nuovi regolamenti per le monoposto e le Power Unit nel 2026, allo stesso tempo dobbiamo indicare la giusta direzione per quanto riguarda i futuri trend tecnologici del motorsport. Dobbiamo considerare una vasta gamma di opzioni, tra cui la reintroduzione del fragoroso rumore dei motori V10, alimentati da carburanti sostenibili. Qualunque scelta sia effettuata, dobbiamo supportare i team e i costruttori nell’assicurare un controllo dei costi di ricerca e sviluppo. Il focus del nostro lavoro è sempre soddisfare i nostri membri e gli appassionati, insieme all’importante impegno nel rendere lo sport più sicuro e sostenibile nei prossimi decenni, di modo che le prossime generazioni possano godersi la F1.“