Dalla cancellazione del Gran Premio d’Australia fra gli addetti ai lavori ci si interroga, su chi fra Mercedes Ferrari e Red Bull beneficerà di più di questo stop forzato.
Se Mercedes e Ferrari erano tornate a casa da Barcellona con molti dubbi, la squadra che sembrava più posto era la Red Bull. Ed Horner e Marko in queste ore non hanno negato la loro delusione.
L’impegno a tempo pieno sulla F1 di Adrian Newey unito alla crescita del motore Honda, candidavano Max Verstappen a principale avversario in Australia di Lewis Hamilton.
Se per la Red Bull non gareggiare a Melbourne è stata un occasione persa, potrebbe approfittarne secondo le indiscrezioni lanciate da Giancarlo Minardi qualche settimana fa, per sviluppare il Das.
La soluzione montata sulla W11 insieme alla consistenza e velocità mostrate in Spagna, davano il ruolo di favoriti ai campioni del mondo e Lewis Hamilton.
Unico dubbio che le Frecce d’Argento avevano, era relativa all’affidabilità della power unit. Infatti nelle sei giornata di prove, i motorizzati Mercedes hanno avuto molte rotture, e quindi a Brackley possono utilizzare questi mesi per risolvere i problemi.
Racing is our passion. It’s who we are. It’s what we do.
We’re sorry we couldn’t be out there on track today. But some things are bigger than racing…
Stay safe. Look after each other and we will see you soon ❤ pic.twitter.com/EepKU8vjWI
— Mercedes-AMG F1 (@MercedesAMGF1) March 15, 2020
Più incerta la situazione in casa Ferrari. Binotto a Barcellona aveva parlato di una prima parte di campionato in difesa, ma ben diverse sono state le parole di Leclerc e Vettel.
Proprio le dichiarazioni contrastanti fra team principal e piloti hanno diviso Red Bull convinta di essere più veloce della scuderia del Cavallino, più cauto invece anche a Melbourne,Toto Wolff.
Sicuramente la SF1000,pur mantenendo alcuni concetti della SF90, ha cambiato filosofia ma la ricerca di maggiore carico e percorrenza in curva ha fatto perdere il punto di forza dell’anno scorso la velocità di punta.
Compromesso che potrebbe trovare Simone Resta tornato a Maranello, per lavorare sul 2021. Mattia Binotto dopo i test gli aveva affidato il compito di occuparsi degli aggiornamenti della SF1000 da portare alle prime gare europee, ed ora avrà più tempo a disposizione.