Budget cap – La federazione internazionale ha deliberato da qualche tempo ormai il provvedimento che impedisce ai team partecipanti al Campionato di Formula 1 di superare una soglia di spesa prefissata ogni anno che si aggira intorno ai 140 milioni di dollari annuali. Tutti hanno ormai appreso questa notizia, ma risulta evidente che la messa in pratica di una decisione così imponente e ambiziosa non sia assolutamente cosa facile da eseguire: è molto complicato per un organismo terzo, come la FIA, tenere sotto controllo minuziosamente tutti i team e verificare eventualmente infrazioni finanziarie di questo tipo; se anche poi il riscontro della violazione dovesse essere confermato questo arriverebbe comunque troppo tardi come abbiamo potuto notare nel corso dello scorso anno quando Red Bull fu ritenuta colpevole di una infrazione occorsa nell’anno sportivo 2021, il tutto a quasi un anno di distanza. A giochi fatti la FIA ha poi infatti potuto solamente constatare il magheggio di Red Bull punendola con una diminuzione di ore a disposizione in galleria del vento e infliggendole una multa nemmeno poi così salata come ci si sarebbe aspettati.

Ora giunge notizia che la Federazione abbia intenzione di rafforzare le contromisure volte a mettere fine alla possibilità dei team di aggirare la normativa. La FIA sembrerebbe infatti avere scoperto che alcuni team scavalcassero la normativa utilizzando le novità scoperte da personale non impiegato direttamente in Formula 1: reparti che svolgevano attività complementari di sviluppo macchine da corsa o yacht (giusto per citare alcuni esempi) e le cui conoscenze scoperte in ambito tecnico venivano poi successivamente trasferite al reparto operante in Formula 1 consentendo così di migliorare gli sviluppi in pista senza che gli effettivi costi direttamente annessi andassero ad incidere sul budget cap che la FIA controlla a fine anno.

La TD45 introdotta recentemente e con valenza a partire dal 1 gennaio di questo anno si muove proprio in questo senso e specifica come le proprietà intellettuali acquisite dai team all’interno del processo di Formula 1 siano cedibili (gratuitamente s’intende) ad altre divisioni dello stesso, ma specifica chiaramente come il processo inverso non sia praticabile; sembrerebbe inoltre che la FIA abbia sottoposto a ciascun team un nuovo set di un centinaio di domande da compilare accuratamente e riconsegnare per capire al meglio il funzionamento dei processi finanziari interni alle squadre.

Abbiamo creato un’enorme organizzazione nel nostro dipartimento finanziario, composta da 46 persone, che controlla il budget cap fino all’ultima vite” aveva dichiarato Toto Wolff durante il weekend del recente Gran Premio del Canada.

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