L‘utilizzo del biocarburante è destinato a cambiare il mondo dell’automotive e già da un po’ di tempo ha rivoluzionato quello che riguarda il mondo della Formula 1. Più nello specifico, gli ingegneri faranno un focus proprio sul raffreddamento del motore e su questo particolare tipo di carburante. L’obiettivo che la F1 si prefigge, cioè quello di essere il più ecosostenibile possibile, fa sì che gli ingegneri si debbano “ingegnare” (scusate il gioco di parole) per portare in pista il prima possibile la novità che consente di rosicchiare quei decimi di secondo preziosi per vincere in primis il Gran Premio e successivamente il mondiale piloti e costruttori.
Il nuovo regolamento, che doveva entrare in vigore inizialmente nel 2021 ma che probabilmente subirà dei ritardi, obbliga i team ad alimentare le proprie monoposto con una miscela al 10% di etanolo sostenibile avanzato.
I problemi tecnici legati al biocarburante e al suo raffreddamento
Il biocarburante, come già detto, contiene etanolo (altresì detto alcool), e proprio per questo motivo presenta una vaporizzazione (volatilità) che è il triplo rispetto a quella di un normale carburante. Questo però comporta un certo effetto di raffreddamento che è stato scoperto essere un fattore positivo per la potenza del motore. Un maggior effetto raffreddamento comporta un aumento dei cavalli sviluppati dal motore.
La volatilità è una proprietà chimico-fisica che esprime la tendenza di un determinato solido o liquido ad evaporare. In parole più semplici, esprime la tendenza a passare spontaneamente allo stato gassoso. Tutti conoscono la velocità di evaporazione dell’alcool per raggiungere l’equilibrio: questo concetto è spiegato dalla volatilità.
Benoit Poulet, responsabile dello sviluppo della F1 per il partner tecnico della Ferrari, Shell, ha spiegato ad Autosport: “L’aspetto interessante delle prestazioni della macchina consiste in un fenomeno simile a quando si mette un gel di raffreddamento [a base di etanolo] sulle dita: si sente l’effetto di raffreddamento che si ottiene. Sarà lo stesso per il motore. Sarà in grado di raffreddare alcune parti della powerunit e questo potrebbe essere abbastanza utile. Ci stiamo lavorando sodo. Le proprietà sono sicuramente piuttosto interessanti per la combustione e penso che possiamo fare alcune cose interessanti. Al momento abbiamo sicuramente scoperto che questo effetto di raffreddamento è buono per il motore“.
I produttori di motori potrebbero cercare di ottimizzare le proprietà di raffreddamento per un guadagno in termini di potenza o modificare il design generale e le caratteristiche di raffreddamento per far funzionare il motore a una temperatura diversa. Ciò potrebbe quindi avere un effetto a catena sull’aerodinamica della vettura. Poulet ha spiegato che Shell ha sviluppato il nuovo biocarburante da quando sono state emanate le normative l’anno scorso.
“È una grande sfida, ma siamo davvero felici di passare al carburante E10 – e ad essere sinceri saremmo felici di avere anche più del 10%”, ha detto Poulet. “Abbiamo persone che lavorano al progetto e persone che hanno familiarità con E10. Ed è un grande cambiamento perché l’etanolo ha alcune proprietà diverse rispetto agli altri idrocarburi. Per questo motivo, abbiamo davvero deciso di iniziare presto. È un po’ come il personale del telaio; abbiamo iniziato non appena è stato pubblicato il regolamento. Sulla gestione del progetto, ho assegnato una persona a tempo pieno a quella domanda e ora abbiamo ottenuto comprensione in termini di vantaggio di E10 “.