Pierre Gasly ha entuasiasmato Monza vincendo con l’AlphaTauri, prendendosi la rivincita su Helmut Marko che lo scorso anno lo bocciò sulla Red Bull costringendolo a retrocedere in Toro Rosso.

Il Gran Premio d’Italia 2020 verrà ricordato come uno dei più rocamboleschi della storia. Le qualifiche avevano dato un risultato scontato, con le Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas sempre perfette ed in testa al gruppo, pronte a portare a casa l’ennesima doppietta. Le vicende della domenica hanno però raccontato una storia diversa, con il problema tecnico della Haas di Kevin Magnussen e l’incidente della Ferrari di Charles Leclerc a condire un pomeriggio sorprendente. Quello della vendetta di Pierre Gasly su Helmut Marko.

Il francese ha portato l’AlphaTauri al secondo successo della sua storia, dopo quello di Sebastian Vettel nel 2008, quando ancora si chiamava Toro Rosso. Monza ha regalato ancora una volta emozioni a raffica, portando al trionfo una squadra italiana nel giorno del tonfo Ferrari. Il francesino ha gestito alla perfezione il finale di gara, tenendo a bada la McLaren del più veloce Carlos Sainz, il quale starà sicuramente recriminando per quanto accaduto nel corso dei pit stop. Ma ora torniamo indietro di qualche anno.

Nel 2016, Gasly vince il campionato di GP2 con il team Prema, dopo un lunghissimo duello con Antonio Giovinazzi, suo compagno di squadra nella squadra italiana. Il giovane talento non trova però un sedile nella massima serie, dovendosi reinventare in Giappone nel campionato Super Formula. A fine 2017 però, arriva la grande occasione. Il pilota di Rouen rimpiazza Daniil Kvyat in Malesia ed in Giappone, guadagnandosi un sedile per le ultime gare stagionali. Per il 2018 viene confermato full-season con la Toro Rosso, ottenendo uno splendido quarto posto in Bahrain.

Gasly convince così Helmut Marko alla promozione, ottenendo il volante della Red Bull targata Honda per l’anno seguente. Le prestazioni di Pierre non convincono, con il miglior risultato che è una quarta piazza a Silverstone. Senza troppi complimenti, il francese viene retrocesso in Toro Rosso dal Belgio in avanti, facendo a scambio di sedili con Alexander Albon. Proprio nel week-end di Spa, il più difficile dal punto di vista sportivo, arriva anche la tragedia: nella gara di Formula 2, il suo amico Anthoine Hubert trova la morte in un incidente all’Eau Rouge, lasciando Gasly e molti altri in uno stato di shock.

Proprio questo drammatico evento sembra risvegliare Pierre, che nella penultima gara in Brasile ottiene un clamoroso secondo posto, resistendo sul traguardo al rampante Hamilton. Questo gran finale di campionato gli vale la riconferma nel team che diventa AlphaTauri, ed il 2020 inizia con grande costanza di risultati, stando costantemente davanti a Kvyat. Il GP d’Italia lo incorona vincitore per la prima volta, dando uno schiaffo morale non da poco a Marko ed ai vertici Red Bull, i quali non hanno creduto in lui.

 

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