John Elkann ha deciso di non essere presente a Monza nonostante il momento peggiore della sua storia che la Ferrari sta attraversando, mentre Luca De Meo è già alla seconda presenza nei box Renault.

Continua l’assenza nei box della Ferrari, e il silenzio ormai sempre più rumoroso di Elkann. Il presidente e Camilleri hanno deciso non di stare vicino alla squadra nemmeno a Monza, appuntamento quasi mai saltato in passato dal Drake, Luca di Montezemolo e Sergio Marchionne.

Louis Carey CamilleriProprio per questo risulta ancora più incomprensibile l’attacco nell’intervista al New York Times di Camilleri a Montezemolo e Marchionne, soprattutto confrontando i risultati in pista. Pur con alcuni errori, il primo ha riportato il titolo a Maranello e aperto un ciclo, il secondo ha permesso alla Rossa di mettere in difficoltà la corazzata Mercedes nel 2017-2018.

Piuttosto che prendersi le proprie responsabilità, il manager maltese ha preferito scaricare la responsabilità sulle precedenti gestioni, che in un momento del genere non avrebbero mai lasciato solo il team. Invece Sabato ha proseguito con i soliti concetti, stabilità, pazienza, difesa anche apprezzabile della squadra, fiducia in Binotto.

Se Camilleri anche attraverso la stampa si è fatto sentire, continua a tacere Elkann. Atteggiamento che scarica tutte le responsabilità sul team principal, il quale in questo week end oltre a difendere la squadra ha dovuto farlo anche verso la proprietà, e non può essere giustificato con il Covid in quanto Luca De Meo per la seconda volta in pochi mesi anche a Monza era nei box Renault.

Vedremo se almeno al Mugello per la 1000 gara della Ferrari in F1, Elkann e Camilleri prenderanno parte ai festeggiamenti e saranno in pista. Presenza obbligata non solo per celebrare la storia del Cavallino Rampante, ma anche per metterci la faccia, dare coraggio alla squadra, far capire ai tifosi che la proprietà sta soffrendo insieme a loro, e vuole tornare a vincere al più presto.

 

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto