Sull’Autodromo Nazionale di Monza, è stato Pierre Gasly sull’AlphaTauri a tenere alta la bandiera italiana. Primo a sorpresa in una gara impensabile alla vigilia del weekend brianzolo. Disfatta annunciata, invece, per la Scuderia Ferrari.

Il pilota francese dell’AlphaTauri, bistrattato dal management della Red Bull Racing lo scorso anno, ha conquistato a Monza la sua prima vittoria in F1. Un successo insperato per Pierre Gasly che, scattato dalla decima posizione in griglia, ha sfruttato una ottima strategia del muretto per issarsi al primo posto.
Una volta leader della corsa, Gasly non ha più mollato la prima posizione nonostante i tentativi in extremis di Carlos Sainz che voleva vincere a tutti i costi, conscio di ciò che gli attende a partire dal prossimo anno.

Gasly, poco più di un anno fa, fu retrocesso dal dottor. Marko dalla Red Bull allo Junior Team di Faenza. Una bocciatura che avrebbe potuto ridimensionare le ambizioni di un giovane talento che, nel 2020, sta dimostrando di valere il volante di un top team. Una vittoria di manico e volontà su uno dei tracciati più iconici della storia della Formula 1. Era, fra l’altro, dal 1996 che un pilota francese non vinceva in F1. All’epoca ci riuscì Olivier Panis a Monaco, su una Ligier.

Fantastico! Non ho parole, è incredibile. Negli ultimi 18 mesi ho vissuto tante di quelle emozioni e questo è meglio di qualunque altra cosa – ha dichiarato a caldo Pierre Gaslymi sono concentrato molto quando sono tornato alla Scuderia AlphaTauri. Giorno dopo giorno, gara dopo gara, ci siamo migliorati diventando sempre più forti. Lo scorso anno in Brasile questa squadra mi ha regalato il mio primo podio in Formula 1 e oggi è arrivata anche la mia prima vittoria in Formula 1. In Italia, a Monza, con una squadra italiana. Non sono un tipo che molla, ho sempre dovuto lottare nella mia vita e così sono arrivato in F1. Questa è una splendida giornata!

Commozione e gioia immensa sul podio di Monza. Una cartolina che ha reso orgogliosi gli italiani che hanno avuto il piacere di intonare le note dell’Inno di Mameli a distanza di un anno dal successo di Charles Leclerc.
In 365 giorni possono accadere tante cose nella vita, questo 2020 ce lo ha ribadito con forza, ma nessuno avrebbe potuto immaginare una disfatta di tali proporzioni per la Scuderia Ferrari nel 2020.

Sprofondo rosso a Monza

Un’auto inguidabile, un management a corto di scuse, una dirigenza assente. L’unica nota positiva del GP di Monza 2020 per la Ferrari è il secondo posto di Sainz, prossimo sposo del Cavallino. Sebastian Vettel, per miracolo, non ha pagato a caro prezzo l’inaffidabilità dell’impianto frenante della SF1000, mentre Charles Leclerc al 24° giro del GP d’Italia ha perso il controllo dell’auto, sbattendo contro le barriere alla Parabolica a circa 220 km/h. Entrambi i piloti del Cavallino hanno salvato la pelle, ma la Ferrari non ha salvato la faccia.

Ironia della sorte, per compensare il ritardo dalla concorrenza (la Ferrari potrebbe rischiare di chiudere il campionato in settima posizione nei costruttori) la Scuderia italiana porterà al Mugello un colore rosso celebrativo per il GP n.1000 in Formula 1. Marketing, solo marketing perché è palese che la Formula 1 non rappresenta più il core business del Cavallino e non c’è altro da dire.

Mercedes, sognando il party mode

Monza è stato anche il primo GP della stagione senza il noto party mode. Bottas ha risentito molto in gara della mono-mappatura imposta dalla FIA che lo ha inchiodato in quinta posizione. Una gara incolore senza acuti né obiettivi. Bottas avrebbe dovuto approfittare, come Verstappen, della severa penalità comminata a Lewis Hamilton e, invece, è apparso un pilota regredito rispetto all’inizio del campionato. Il finlandese ha comunicato via radio i suoi problemi a sopravanzare le auto che lo hanno sfilato al via ed ha chiuso con 10 punticini, dietro, fra l’altro, anche a Stroll e Norris. Per Lewis Hamilton una vittoria sfumata sul più bello, quando era al comando del GP, ma già al Mugello proverà a cogliere la sua 90esima vittoria nella categoria regina del motorsport.

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