Il circuito di Baku è forse la peggiore follia dell’architetto Tilke, che è riuscito a tirare fuori dalle strade della città Azera un circuito probabilmente tra i più brutti e castranti per i piloti nella storia della Formula 1.
Curve a 90° si alternano a lunghi rettilinei, una serie di stop and go più adatti alla Formula E. Per i tecnici questo tracciato è un vero rompicapo. Prediligere un alto carico significa soffrire nei lunghi rettilinei, scegliere un basso carico porta ad avere problemi nelle curve a gomito e questo porta spesso a soluzioni che sembrano incoerenti tra loro. Quest’anno sembra che i team abbiano puntato su un basso carico, riducendo la sezione dei flap
e ,in alcuni casi (come la Redbull) portando le ali stile monza.
Ferrari per ora sembra abbia optato per l’ala posteriore dritta
con Mercedes che invece ha sia la classica ala a cucchiaio, che una nuova con sole 3 soffiature e un area piu’ ridotta .
Molte le novità portate dalla Haas, che sembra aver copiato spudoratamente Ferrari: i monkey seat sembrano essere identici a quelli del cavallino ed anche il mono pilone, di cui avevamo parlato recentemente, è stato sdoppiato.
La palma della modifica più interessante la vince il team di Maranello che, sfruttando il volume “selvaggio” a livello regolamentare, regno della T-wing, applica al bordo posteriore della carrozzeria delle ali,
che si trovano proprio sotto l’ala tanto discussa e che verrà abbandonata dal prossimo anno. Dalle foto disponibili, sembrerebbe che l’aletta sia attaccata solo alla carrozzeria e questo fa supporre che oltre alla funzione di portare carico, potrebbe anche avere il compito di deformare la carrozzeria, aprendola e chiudendola in funzione della velocità. Ma queste sono solo teorie, al momento senza basi ingegneristiche.
Ing. Werner Quevedo Twitter
Grafica Salvatore Asero Twitter