F1 NEWS 2014 SINGAPORE

Dopo le due prestazioni deludenti su circuiti veloci come SPA e Monza ci si aspetta un ritorno a prestazioni migliori in una pista tortuosa come quella di Singapore. Cio’ che è emerso nelle precedenti gare è che il gap di PU diventa piu’ importante in piste veloci dove la potenza in generale fa la differenza, abbiamo visto quindi a SPA e sopratutto a Monza una prestazione che è andata sempre peggiorando e il power train Ferrari è sembrato addirittura meno prestazionale rispetto al Renault che magari è più ingombrante e più difficile da installare ma come potenza massima supera il Ferrari. Ci eravamo sorpresi invece delle prestazioni incoraggianti viste in Ungheria, quasi inattese ma che hanno dimostrato comunque un passo avanti sopratutto nei problemi di trazione, attenuati, in una pista dove invece questa caratteristica è fondamentale.

Cosa dobbiamo aspettarci dalla Ferrari ? lo spiega PAT FRY

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“Si tratta di un tracciato cittadino che richiede un carico aerodinamico molto alto, con caratteristiche simili a quelle di Monaco, e sul quale disporremo di gomme Soft e Supersoft. Qui le curve da alta velocità sono rare e solo due sottopongono vettura e pilota ad una forte accelerazione laterale e longitudinale. Per questo, qui la sfida consiste soprattutto nell’avere una buona accelerazione sul dritto e un’ottima trazione”.
Le due caratteristiche distintive del weekend di Singapore consistono nel fatto che l’attività in pista si volge in notturna e che, essendo ai tropici, qui fa sempre molto caldo. Il primo aspetto è qualcosa al quale, come si è visto nel corso degli anni, non è particolarmente difficile adattarsi, mentre il caldo è complicato da gestire per i piloti così come per gli uomini del team e le vetture: “Nonostante si tratti di una gara in notturna, le temperature sono sempre molto alte, dal momento che si aggirano intorno ai trenta gradi, e questo mette a dura prova i sistemi di raffreddamento del motore e dell’ERS” – afferma Fry – “Inoltre la natura del circuito, con tante accelerazioni e frenate, mette a dura prova anche il sistema frenante, con quelli anteriori che sono sottoposti allo sforzo maggiore”.

Le caratteristiche della pista lunga 5.065 metri dovrebbero adattarsi meglio alla F14 T rispetto si circuiti veloci degli ultimi mesi. E, anche se nulla può essere dato per scontato in quello che rimane uno degli appuntamenti più impegnativi del calendario, per gli uomini della Scuderia la determinazione a fare bene è massima:

“Monza è stato un weekend difficile per noi” – ammette Fry – “Quindi ora dobbiamo restare uniti e continuare a spingere, concentrandoci sull’estrarre la massima prestazione dal pacchetto che abbiamo a disposizione”. Come è ovvio il team è determinato a concludere la stagione il più in alto possibile nella classifica Costruttori, ma ci sono anche altre ragioni che giustificano la volontà di continuare a spingere al massimo fino alla fine dell’anno: “A questo punto del Campionato l’attenzione a Maranello si sta progressivamente spostando sulla vettura della prossima stagione” – rivela Fry – “Tuttavia, ci sono ancora molte cose che possiamo imparare dalla pista e per questo continuiamo a portare in pista componenti specifiche in vista della prossima stagione ma anche alcuni sviluppi per la F14 T che però possono aumentare anche la nostra consapevolezza in chiave 2015”.

Velato ottimismo nelle dichiarazioni di Fry, a Monza è stato provato un nuovo fondo a cui abbiamo gia’ dedicato un (articolo)


FontoFerrari

che potrebbe essere usato proprio a Singapore, inoltre il circuito metterà a dura prova l’affidabilità’ delle monoposto come è stato scritto nel nostro precedente ( articolo ) e la Ferrari sembra la monoposto piu’ affidabile escluso il problema di ERS a Monza.

Scritto da : Redazione 

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