Ferrari ottima, in questa prima giornata che ha mostrato sì una mattinata un po’ anomala, ma che ha messo in risalto le prestazioni delle vetture al pomeriggio, in condizioni che sono quelle aspettate per la gara.
Abbiamo parlato di possibilità di usare ancora l’alettone nuovo, proprio perché la pista migliorava per gommatura, per pulizia da polvere, per temperatura dell’asfalto e anche le gomme morbide hanno aiutato ad abbassare i tempi.
Alla fine Fernando e Kimi hanno preferito, però, usare l’alettone del Belgio, che aiutava nella deportanza ma dava più resistenza. Ottima scelta, ma perché è hanno intrapreso questa strada?
In realtà a Maranello non hanno optato per sacrificare completamente la velocità di punta con l’uso del vecchio alettone, ma semplicemente avevano già eliminato parte della resistenza altrove: sul diffusore.
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— GRAFTECH Studio (@Graftechweb) 5 Settembre 2014
La nuova soluzione mostra come nella parte centrale dell’elemento, vi sia un abbassamento della superficie del componente, che distorce cosi in quantità minore il flusso. Infatti: se M è il flusso di aria (kg per secondo) e V2-V1 è la variazione di velocità da prima a dopo il diffusore, vediamo che la forza F che si genera dipende proprio tra questi due parametri: F = M (V2- V1). Se V1 verticale è zero, e dopo il passaggio nel diffusore diventa maggiore di 0 (V2>0) si ottiene F = M*V2. Più la pendenza del diffusore è elevata, più si vuole far cresce V2 cosi da avere una forza F crescente. La F non è del tutto verticale, ma inclinata e si nota che se cresce, oltre a tendere verso il basso crea una componente sempre maggiore verso il posteriore, cosa che ai fini della velocità, a Monza non serve. Proprio per questa riduzione di resistenza al diffusore, la Ferrari potrebbe aver scelto di permettersi più carico sull’ala posteriore e mantenere la soluzione di Spa Francorchamps.
Articolo dell’Ing. Aimar Alberto
SITO ; AIMARALBERTO.WIX.COM/AEROSPACE-WORLD