Le frecce d’argento dominano la sessione con Vettel non lontanissimo. Raikkonen quarto dopo il cambio di power unit

L’avvicinamento alle qualifiche del Gran Premio di Spagna si è concluso con il terzo turno di prove libere. La sessione ha confermato i valori di ieri, con la Mercedes che appare rinata ed in grado di farla da padrone come tante volte ci ha dimostrato in passato.

Lewis Hamilton ha demolito i tempi di ieri e la W09 sembra finalmente riuscita a far funzionare le gomme SuperSoft. Queste hanno permesso al campione del mondo di girare in 1’17”281, vicinissimo al tempo record di Vettel nei test invernali. Secondo è Valtteri Bottas, staccato di appena 13 millesimi dal compagno di scuderia. Sarà un caso, ma appena la Pirelli ha modificato le gomme rispetto alle prime gare le Mercedes pare siano tornate a volare, solo la qualifica potrà confermarcelo ma in caso di dominio dei tedeschi molto probabilmente le polemiche non mancheranno.

Terza posizione per Sebastian Vettel. La Ferrari SF71-H è sembrata molto più a suo agio sul tracciato del Montmelò rispetto al venerdì, ma la sensazione è che le Mercedes abbiano qualcosa in più oggi ma nulla va dato per scontato dopo le tre pole consecutive del tedesco nelle ultime gare. Il gap di Seb dalla vetta è di 269 millesimi, dunque non troppo elevato. Quarto Kimi Raikkonen staccato di pochissimo dal compagno. La cosa importante è che sulla vettura del finlandese non sono state riscontrate anomalie dopo il montaggio della power unit numero 2 a seguito del problema di ieri. Per Iceman non ci saranno penalità e dunque potrà giocarsela ad armi pari con i rivali.

La Red Bull è il mistero di questa ultima sessione. Daniel Ricciardo ha ottenuto il quinto tempo in 1’17”981, dunque ben 7 decimi di ritardo da Hamilton. Interessante è però notare che le RB14 abbiano girato per quasi tutta la sessione con le gomme medie, con le quali sono arrivate a tempi molto interessanti sull’ 1’18”5 come migliori riferimenti. Che stiano pensando di qualificarsi per il Q3 con quella mescola e poi partirci in gara? Nulla è scontato in questo mondiale dove le strategie stanno facendo la differenza.

Come si era notato nei test invernali, la Haas sembra sposarsi alla perfezione con le caratteristiche del circuito di Barcellona. In sesta posizione si è issato Kevin Magnussen, ad un secondo esatto dalla vetta e con ben 4 decimi di margine sul compagno di squadra Romain Grosjean. La top ten è stata completata da Sainz, con una Renault in ripresa rispetto a ieri, dalla Mclaren di Alonso e dalla Toro Rosso-Honda di Gasly.

In undicesima piazza troviamo Nico Hulkenberg, più in difficoltà rispetto al compagno Sainz padrone di casa. Alle sue spalle Verstappen, che ha lavorato solo con le gomme medie. Soffrono le Force India con Ocon tredicesimo e Perez addirittura sedicesimo dopo il rocambolesco podio di Baku. Tra le due VJM11 si sono confermati Vandoorne e Leclerc, ormai costantemente davanti ad Ericsson che è solo terz’ultimo. Chiudono le Williams con Stroll e Sirotkin lontani anni luce dal resto del gruppo.

Il diciassettesimo tempo è stato appannaggio di Brendon Hartley,

 

protagonista di un bruttissimo incidente a pochi minuti dalla bandiera a scacchi. Il neozelandese ha toccato l’erba alla curva 9 perdendo il controllo della sua Toro Rosso, andando a colpire pesantemente le barriere di protezione. Fortunatamente il pilota non ha riportato conseguenze, ma la vettura è risultata distrutta nella parte posteriore e, a meno di miracoli, Brendon non disputerà la sessione di qualifica di oggi pomeriggio.

Prossimo appuntamento con le qualifiche alle ore 15 da Barcellona.

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