Alonso, uno che si è messo in tasca due campionati del mondo ed è andato a podio in sei Gran Premi su nove giungere al quinto posto equivale a una sofferenza. Fernando , però, non è certo il tipo da fare di una goccia un mare. Conosce le potenzialità della sua Aston Martin così come, da navigato pilota quale è, il grado di competitività della concorrenza. Finora vi è un solo pilota ad avere creato il vuoto ovvero Max Verstappen che, con la sua Red Bull, può anche permettersi qualche lusso da guascone di tentare di strappare (con successo) il giro veloce all’ultimo passaggio con un Gran Premio d’Austria su cui aveva già messo abbondantemente l’autografo sin dal primo giro, scavalcato dalle due Ferrari solo lo spazio di un respiro quando è andato a farsi il pitstop.

Le altre scuderie, però, sono alla portata. E allora, pur se il quinto posto non è il podio, Fernando l’asturiano drammi proprio non ha la minima intenzione di farne. Anche perché la squadra è finita comunque a punti con entrambe le vetture avendo anche Lance Stroll portato a casa con i denti il nono posto.

“Sarà un campionato lunghissimo di ventitrè appuntamenti- afferma facendo intendere di avere molte frecce potenziali ancora al suo arco – una volta siamo noi più performanti per merito di qualche novità, stavolta è stata la Ferrari a brillare”. Quella stessa Ferrari che, tempo fa, fece brillare anche lui. “Sicuramente abbiamo sofferto – ha detto facendo riferimento anche alle non brillantissime qualificazioni – ma vedremo a Silverstone”.

Alonso rappresenta attualmente la terza forza del campionato con i suoi 131 punti. E, se Verstappen risulta al momento imprendibile, non lo è invece il compagno di squadra Perez che viaggia a 148 e ieri ha dato un dispiacere al ferrarista Sainz soffiandogli il podio in una delle migliori gare disputate sinora da quest’ultimo.

L’entusiasmo e la determinazione dell’asturiano sono quelle di sempre. Ha motivo di gioire anche Stroll, finito per la sesta volta in nove Gran Premi in zona punti e accreditato dell’ottavo posto in classifica con 44 punti.

Il suo cuore è spezzato per la tragedia occorsa a Spa Francorchamps al pilota Van’t Hoff che lo ha colpito nel profondo e lo ha indotto a chiedere modifiche volte a rendere il tracciato belga più sicuro. Guardando all’esito del Gran Premio, si dice soddisfatto anche perché buone vibrazioni erano già emerse dal quarto posto da lui conquistato nella Sprint Race.

L’Aston Martin non esce con un podio dall’appuntamento austriaco ma comunque archivia la certezza di poter disporre di una buona vettura in grado di poter dire la sua nei rimanenti appuntamenti del mondiale.

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