Fuori sin dalla Q1. Era già avvenuto in Canada e in Austria e in Gran Bretagna si è ripetuto. Le Alpha Tauri accusano ancora un forte ritardo rispetto alla concorrenza. E il sedicesimo tempo fatto registrare da Yuki Tsunoda e il diciottesimo di Nyck De Vries, che valgono rispettivamente l’ottava e la penultima fila, ne sono la prova cartesiana.

La scuderia faentina sembra stare attraversando un periodo di crisi. L’ultima Q2 risale al Gran Premio di Spagna e i punti in gara non arrivano da cinque Gran Premi. Tsunoda annovera finora soltanto due decimi posti in Australia e Azerbaijan, De Vries è ancora a secco di punti e ha avuto quale migliore piazzamento il dodicesimo posto al Gran Premio di Monaco.

Sia il giapponese sia l’olandese puntano quindi a rialzare decisamente la testa. Tsunoda si dice rammaricato per avere mancato di un soffio l’accesso alla Q2 che gli avrebbe forse consentito di avere il campo un po’ più libero davanti a sè. “Sono andato di nuovo vicino alla Q2 – afferma sul sito della scuderia- da un lato è frustrante averla persa, dall’altro sono comunque contento della mia prestazione. L’evoluzione della pista era elevata e alla fine l’asfalto era quasi asciutto, il team ha fatto un buon lavoro con la strategia”.

Tsunoda vuole vedere la parte mezza piena del bicchiere e quindi l’evoluzione che, nonostante l’eliminazione già dal Q1 anche in quest’occasione, ha riscontrato sulla sua vettura a motivo degli aggiornamenti introdotti. “Ora- prosegue- la sento maggiormente nei punti in cui mi serve, soprattutto nelle curve lente e vi è più rotazione nelle curve veloci, come la volevamo. C’è margine di miglioramento ma stiamo ancora cercando di capire il comportamento della vettura”.

De Vries parla senza mezzi termini di “qualifiche molto difficili” e lamenta il fatto che, nella parte finale della Q1, non vi fosse “la giusta temperatura per spingere e attaccare come richiesto”. Dotato di forte spirito autocritico, l’olandese si rammarica del fatto di essere finito, come non è la prima volta che gli accade in questo mondiale, “lungo per un errore all’ultima curva perdendo molto tempo”.

Per il Gran Premio non nasconde che le insidie saranno parecchie: “questa è una pista dove è molto difficile sorpassare e stare vicini agli avversari – aggiunge – quindi un po’ di pioggia sarebbe la benvenuta perché potrebbe creare qualche opportunità”.

Ma basterà fare la danza della pioggia all’Alpha Tauri per poter ottenere quelle prestazioni di affidabilità e monetizzabili in punti che auspica fortemente in un campionato finora abbastanza incolore?

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