NewsF1 Qualifiche Gp Abu Dhabi: è di Hamilton l’“ultima chiamata” dalla pole

Lewis Hamilton fa ancora sua la pole position (12^ stagionale, 61^ in carriera a sole 4 da Senna e 7 dal recordman Schumacher. Ma, come afferma lo stesso inglese in conferenza stampa, vedremo se la prossima stagione avrà la vettura “giusta” per battere questi record…), e si mette nella giusta condizione per dare il massimo

nella gara di domani, sperando che dietro di lui, magari, accada qualcosa… Regola così nuovamente il compagno Nico Rosberg, “cauto” come in tutti questi ultimi appuntamenti mondiali, trovando 3 decimi soprattutto (e quasi incredibilmente) nel T2, settore caratterizzato da un rettilineo e “appena” due chicane: osservando i camera-car dei due contendenti, notiamo che la vettura dell’inglese era molto più “appuntita” sull’anteriore rispetto a quella, tendenzialmente sottosterzante, del tedesco. Due stili di guida differenti e due scelte d’assetto opposte (Rosberg predilige un retrotreno più “confidente”), e in quelle due chicane (e, in generale, sul “giro secco”) la scelta del 3 volte iridato (come a Monza, ad esempio) dovrebbe essere più vantaggiosa. A patto di saperla sfruttare, ed è qui che viene fuori la maestria e l’”istinto innato per la velocità” di Lewis rispetto a quello sì veloce, ma più da “ragioniere” di Nico. Dietro di loro ci “sarebbero” potute essere le Ferrari, che grazie alle temperature più miti della sera (28° l’asfalto) riuscivano a sfruttare meglio del solito le coperture Pirelli. Ma, ancora una volta, è mancato il salto prestazionale in Q3 garantito da un overboost da mappatura elettronica dedicata: Raikkonen (4°), migliora tra Q2 e Q3 di appena 25 millesimi senza, apparenti, errori plateali, segno che già durante la seconda fase era stato raggiunto l’apice prestazionale della Power Unit 061/1. Il finlandese ha sopravanzato nuovamente Sebastian Vettel (5°), autore di tanti errori che ne hanno inficiato la prestazione finale, a suo dire dettati dall’eccessiva aggressività:rimane il fatto che, con tutta probabilità, il tedesco non vede l’ora di abbandonare questa SF16-H così “incostante” nel comportamento del posteriore (e il 4 volte iridato ama, come dimostrato in carriera, un retrotreno che garantisca un grip costante e affidabile, pur con un avantreno non così sottosterzante come quello, ad esempio, preferito da Alonso), magari per andare a “trovare” una monoposto Ferrari 2017 più vicina ai suoi gusti di setup. Davanti ai due ferraristi, in terza posizione, troviamo di nuovo una Red Bull: ma probabilmente, anche rispetto all’andamento dei precedenti turni, è “quella sbagliata”. Infatti, Daniel Ricciardo era sembrato più in difficoltà rispetto alla maggiore velocità del team-mate Max Verstappen, ma un lungo decisivo del giovane olandese, che ha vanificato un probabile terzo posto con un eccesso di foga: si ritrova così sesto in griglia, dietro alle due “rosse”. Da rilevare che le due Red Bull partiranno con gomme SuperSoft Red, tentando così di allungare il primo stint di gara rispetto ai rivali, tutti con UltraSoft Purple. A completare l’elenco dei primi dieci troviamo le due Force India di Hulkenberg (7°) e Perez (8°), la McLaren-Honda di Alonso (9°) e la Williams di Felipe Massa (10°). Da mettere sotto i riflettori, secondo il sottoscritto, anche l’ottima prestazione di Wehrlein, che con la Manor riesce a raggiungere la Q2 e a distanziare il compagno di team, Ocon, a lui preferito nella “junior academy” Mercedes. Domani vivremo l’atto decisivo di questa stagione 2016: Rosberg cercherà di difendere il suo vantaggio, magari più “sereno” per non dover partire nelle vicinanze di un pilota aggressivo e tendenzialmente più “pericoloso”in partenza per la sua lotta iridata come Max Verstappen, mentre Hamilton farà l’unica cosa possibile per lui. Vincere a Yas Marina e “sperare”. Che vinca il migliore!

di Giuseppe Saba (Twitter: @saba_giuseppe)

CLASSIFICA QUALIFICHE GP ABU DHABI F1 2016:

Pos No Driver Car Q1 Q2 Q3 Laps
1 44 Lewis Hamilton HAM Mercedes 1:39.487 1:39.382 1:38.755 12
2 6 Nico Rosberg ROS Mercedes 1:40.511 1:39.490 1:39.058 12
3 3 Daniel Ricciardo RIC Red Bull Racing TAG Heuer 1:41.002 1:40.429 1:39.589 17
4 7 Kimi Räikkönen RAI Ferrari 1:40.338 1:39.629 1:39.604 14
5 5 Sebastian Vettel VET Ferrari 1:40.341 1:40.034 1:39.661 14
6 33 Max Verstappen VES Red Bull Racing TAG Heuer 1:40.424 1:39.903 1:39.818 13
7 27 Nico Hulkenberg HUL Force India Mercedes 1:41.000 1:40.709 1:40.501 12
8 11 Sergio Perez PER Force India Mercedes 1:40.864 1:40.743 1:40.519 12
9 14 Fernando Alonso ALO McLaren Honda 1:41.616 1:41.044 1:41.106 17
10 19 Felipe Massa MAS Williams Mercedes 1:41.157 1:40.858 1:41.213 15
11 77 Valtteri Bottas BOT Williams Mercedes 1:41.192 1:41.084 9
12 22 Jenson Button BUT McLaren Honda 1:41.158 1:41.272 14
13 21 Esteban Gutierrez GUT Haas Ferrari 1:41.639 1:41.480 16
14 8 Romain Grosjean GRO Haas Ferrari 1:41.467 1:41.564 15
15 30 Jolyon Palmer PAL Renault 1:41.775 1:41.820 14
16 94 Pascal Wehrlein WEH MRT Mercedes 1:41.886 1:41.995 14
17 26 Daniil Kvyat KVY Toro Rosso Ferrari 1:42.003 9
18 20 Kevin Magnussen MAG Renault 1:42.142 6
19 12 Felipe Nasr NAS Sauber Ferrari 1:42.247 8
20 31 Esteban Ocon OCO MRT Mercedes 1:42.286 8
21 55 Carlos Sainz SAI Toro Rosso Ferrari 1:42.393 9
22 9 Marcus Ericsson ERI Sauber Ferrari 1:42.637 8

 

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