NewsF1 analisi prove libere: tra presente e futuro

Prove libere “in maschera” in questa prima giornata del weekend di Abu Dhabi, con riscontri cronometrici che hanno risentito della variabile temperature tra pomeriggio e sera e della progressiva “gommatura” della pista.
Inoltre, in particolare nella prima sessione, i team hanno perlopiù provato nuove soluzioni tecniche in chiave 2017, sia sul fronte aerodinamico (tra cui diffusore e DRS per Mercedes, misurazioni dei flussi per Ferrari e Red Bull) che meccanico (“FRIC 2.0” per Mercedes e nuova geometria sospensione posteriore per McLaren), senza cercare la prestazione “pura”.
Va letta in questa chiave la classifica dei giri più veloci, dove dietro alle solite Mercedes (Rosberg di nuovo davanti ad Hamilton) troviamo, sorprendentemente, la Force India di Perez e la Red Bull di Ricciardo (tornato a montare la Power Unit Renault “vecchia”, viste le deludenti prestazioni fornite dalla versione aggiornata utilizzata in Brasile), con Vettel 5° a 7 decimi: sul giro secco, la Ferrari teneva praticamente il passo delle Mercedes negli ultimi due settori del circuito (in particolare nel secondo, quello più caratterizzato da frenate e sforzi di trazione), mentre perdeva quasi mezzo secondo nel primo, quello più veloce.
Ma analizzando le simulazioni del passo gara, probabilmente i dati più “veritieri” delle sessioni odierne, troviamo invece le due Ferrari al top con entrambe le mescole fornite da Pirelli (Soft e SuperSoft, che dovrebbero avere tra di loro un delta prestazionale a favore delle più tenere di 1,3 secondi), con Mercedes leggermente più indietro (4 decimi in media il distacco dalle “rosse”, con Rosberg ancora più rapido e costante del compagno neo-iridato Hamilton) e più in crisi col degrado termico degli pneumatici anteriori.
Red Bull (che, pur avendo trovato l’accordo per l’utilizzo nel delle odierne unità motrici Renault 2016, non può ancora annunciarne l’ufficialità in attesa degli accordi commerciali sulla “rimarchiatura” delle unità specifica 2015) è sembrata “essere lì” coi migliori, ma, come da qualche Gran Premio a questa parte, le monoposto anglo-austriache girano al venerdì con minori quantitativi di carburante.
Il problema del graining sulle coperture dovrebbe risolversi con la progressiva “gommatura” del tracciato: non rimane quindi che verificare se le sessioni libere di domani confermeranno quest’ordine di valori in campo.

di Giuseppe Saba

Tabelle tempi FP1 ed FP2:

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