Hamilton ha vinto con merito il GP del Bahrain, Pole Position e Vittoria conseguita grazie alla sua costanza di rendimento e a quel Campione che oramai è assodato sia; il tutto a bordo della vettura più veloce della F1 attuale ovviamente ma comunque senza essere immune da qualche piccola sbavatura andando leggermente lungo in una curva, cosa capitata a molti oggi. Fatto sta che allunga nel Mondiale e con il giusto merito, almeno per quello che si è visto fino ad ora, il finale è però degno dei migliori film di Hitchcok con la tensione che sale vertiginosamente quando proprio all’ultimo giro, ed anche al penultimo a dire il vero, comincia a fare zig zag con la vettura, subito si pensa che stia finendo il carburante, ma viene messa in onda una conversazione in cui si parla di problema ai freni, il Team-radio però era della tornata n. 56 e non l’ultima, quando già aveva alzato i tempi di 1 secondo rispetto al giro precedente; in effetti procedere in quel modo fa pensare si stia cercando di pescare il fondo del serbatoio e non un problema ai freni, ma il risultato finale viene omologato lo stesso, quindi si suppone sia rimasta la quantità obbligatoria di carburante per fare il prelievo da parte dei Commissari, e qui mi sorge veramente il dubbio, perché fare 3 giri compreso quello di rientro e riuscire a disporre del quantitativo necessario non è stato facile, ma la verità non la sapremo mai, in qualsiasi caso anche se fosse stato l’impianto frenante a far alzare i tempi sul giro di Hamilton ci sono una serie di fattori che stanno venendo alla luce e che vorrei sottolineare:

–          La Ferrari ha raggiunto la Mercedes anche se non ha ancora raggiunto Hamilton

–          I Tedeschi ieri e in Cina hanno spinto davvero al limite, entrambi con problemi di freni che non avrebbero avuto se avessero fatto una passeggiata

–          Raikkonen poteva raccogliere forse di più

–          Rosberg ha dimostrato volontà e tenacia ma il Compagno di Squadra ha almeno 2 decimi nel piede a suo favore

–          Vettel è stato politicamente corretto a dire che ha sbagliato lui, ma i freni lo hanno tradito

–          La Ferrari seppure con aggiornamenti pari quasi a zero è al livello Mercedes che invece sta aggiornando tutto quello che può

–          La Mercedes non è più all’attacco ma fa la sua gara sulla Ferrari difendendosi e marcando quando può, soprattutto Vettel

Di per se la Gara è stata emozionante e con molti duelli ‘rusticani’, Rosberg che si faceva passare al Pit-Stop e che poi restituiva il favore in pista risorpassando Vettel più volte, Raikkonen protagonista alla partenza e nella seconda parte della gara con delle prestazioni di grande livello (e questo è da sottolineare), dietro ai primi tante battaglie  che hanno lasciato sul campo una serie di ‘vittime’ qualcuna non preventivata; insomma gara divertente, uno spettacolo di cui c’era bisogno per il rilancio della F1.

KIMI

A proposito di ICEMAN voglio subito mettere in chiaro alcune cose.

Non poteva anticipare il primo pit stop, perché i suoi tempi nei giri dal 12 al 16 erano costanti e facendolo comunque avrebbe rovinato la sua strategia nello stint centrale quando dal giro 36 al giro 39 ha cominciato a perdere performance, costringendo quindi le sue coperture soft del finale gara a percorrere 23 tornate, in pratica anticipare la prima sosta avrebbe costretto il Team ad anticipare anche l’altra danneggiando tutta la strategia che gli ha permesso di essere 2°, anche se in Bahrain si è visto come le monoposto di Maranello fossero molto performanti anche con le gomme Medium, questo non toglie che si poteva fare di più…

Andiamo a dare un’occhiata alle prestazioni del Finlandese che ha costruito il suo secondo posto negli stint 2 e 3, la sua strategia è stata diversa sia rispetto ad Hamilton, Rosberg e Vettel, mentre questi ultimi hanno optato per questa sequenza SOFT-SOFT-MEDIUM, il Ferrarista invece ha utilizzato le gomme in quest’ordine SOFT-MEDIUM-SOFT ecco il grafico dello stint centrale rispetto ad Hamilton

BAHRAIN_grafico1

 

Il Britannico ha cambiato le gomme al giro 15 mentre Kimi al giro 17 proseguendo fino alla 40° tornata, mentre Hamilton si fermava di nuovo al giro 33, da notare alcuni fattori; il primo è che in queste tornate i due hanno grosso modo gli stessi tempi seppure su mescole molto diverse; il secondo è che il Pilota Mercedes appena torna in pista con le gomme Soft al giro 17 realizza subito un ottimo 1:38.145, ma poi i suoi tempi si alzano tenendo una media intorno al 1:39 medio (prudenti e molto in Mercedes) esattamente come Raikkonen il quale però viene tenuto in pista forse 2/3 di giri di troppo nello stint preso in considerazione perché quando la Mercedes rientra in pista dopo il 2° cambio gomme realizza questi tempi

              MERCEDES HAMILTON                        FERRARI  KIMI

Giro 35                            1:38.217                                                           1:39.632

Giro 36                            1:38.242                                                           1:39.884  

Giro 37                            1:37.906                                                           1:39.591

Giro 38                            1:37.857                                                           1:39.665

Giro 39                            1:39.009                                                           1:40.684

Giro 40                            1:39.291                                                           PIT STOP

In pratica Raikkonen in quei tre giri di troppo (37-38-39) perde circa 4,8 secondi, un’eternità soprattutto se pensiamo che nel primo stint fatto con gomme Soft e a pieno carico di benzina aveva percorso 17 giri e quando viene richiamato nel giro 40 per montare le Soft ed attaccare mancavano appunto 17 giri al termine, ci chiediamo se con la vettura più scarica poteva percorrere, senza danneggiare troppo le gomme, almeno 19 giri, in questo modo avrebbe contenuto il GAP da Hamilton nella misura di 2,2 sec. se invece fosse stato in grado di compiere 20 tornate quei 4,8 secondi sarebbero stati tutti a suo favore, e visto come si erano messe le cose per il Britannico, Kimi poteva anche agguantare la Vittoria, in proposito diamo uno sguardo al recupero che stava mettendo in atto la Rossa

BAHRAIN_grafico2

I tempi (Raikkonen) che si alzano intorno alla tornata 52 sono dovuti a dei doppiati fondamentalmente.

Certo queste sono tutte illazioni perché pensate quando i giochi sono chiusi, però forse qualcosa di più si poteva osare, invece la strategia è stata concepita tutta su Rosberg per sopravanzare almeno una Mercedes. Tra l’altro a dimostrazione della lentezza dei riflessi Ferrari c’è il fatto che in quegli ultimi giri Kimi è stato attaccato addirittura da Alonso che ha a disposizione una vettura che certo non si può dire sia performante. Lo stesso Hembery (Responsabile Motor Sport Pirelli) intervistato dopo il primo pit stop ha confermato che forse poteva puntare alla Vittoria. Comunque conservativa o meno la Ferrari si porta via un altro Podio che consolida le ottime prestazioni della Rossa.

CAPITOLO VETTEL

Al contrario di quanto lui stesso ha dichiarato, io credo che ieri i problemi siano stati dovuti ai freni, che poi erano composti da dei nuovi materiali in grado di smaltire meglio il calore, si è infatti visto un Vettel in versione 2014, traiettorie sempre molto larghe, pochissimo feeling con la frenata, che invece è un suo asso nella manica, e incapacità di trovare l’esatto punto di corda proprio per la scompostezza con cui rallentava la vettura. Poi con la sosta in più dovuta al danneggiamento dell’alettone anteriore si sono persi tutti quei secondi di vantaggio sulla Williams, e poi il calvario del  Tedesco non in grado di sorpassare Bottas molto veloce in rettilineo, i due marcavano tempi simili, ma l’essere dietro nuoce tantissimo alla SF15-T, forse più che altre vetture, complice un’aerodinamica diversa che risente maggiormente dei vortici di ‘scarico’ di chi è davanti. Comunque ottimo il comportamento ‘aziendale’ di Sebastian che si prende tutte le colpe e non accusa la vettura o il Team, qualcosa di molto diverso rispetto ad Alonso, che ieri, dopo la gara, avrebbe di sicuro polemizzato, come vuole il suo carattere.

Comunque sia un 5° posto ci può stare soprattutto con tutti i problemi che ha avuto il Tedesco, e, visto il comportamento generale della vettura si può ben sperare in vista della Spagna fra 3 settimane…

 

Marco Asfalto

 

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