Formula 1 News – Un tema controverso nella seconda parte di stagione ha riguardato la flessibilità delle ali anteriori, soprattutto quelle di McLaren e Mercedes che, secondo la concorrenza, flettevano in modo non conforme al regolamento.
In risposta a una richiesta inoltrata da Ferrari e Red Bull nel 2024 sulla flessibilità delle ali anteriori delle scuderie sotto indagine, la FIA ha piazzato delle telecamere di monitoraggio sulle vetture a partire dal Gran Premio del Belgio. Non si trattava di una modifica dei regolamenti a breve termine, ma di un semplice controllo per determinare cosa fare con le future versioni delle regole.
Allo stesso tempo però, la FIA aveva dichiarato di non avere alcun problema con le ali di McLaren e di Mercedes: finché superavano i test di flessione, l’organo di governo era soddisfatto. Ma Tombazis ha spiegato che la differenza di carico tra le ali anteriori sulla griglia di partenza rendeva difficile per la Federazione creare un test uguale per tutti per limitare qualsiasi sfruttamento dell’aeroelasticità.
“Siamo abbastanza soddisfatti di ciò che abbiamo visto”, ha spiegato Tombazis in un’intervista esclusiva ad Autosport.
“Anche se non si tratta sempre di essere soddisfatti o meno, ma di capire se si ritiene che si possa fare un test indicativo”.
“Una delle sfide dell’ala anteriore è che, rispetto ad altre parti della vettura, il carico è molto più variabile tra le vetture in una determinata posizione e così via. Quindi la maggior parte dei test riguarda il carico di una certa direzione, una certa posizione di applicazione, una certa entità che non deve produrre una certa deformazione”.
Tombazis ha aggiunto poi che non sono state apportate modifiche ai test di flessione dell’ala anteriore da quando sono stati introdotti i regolamenti nel 2022 e, come parte di questi, non si intende cambiare rotta per il 2025. Si sa che la Ferrari ha già sviluppato una propria versione di ala anteriore per il 2024, occasione che può sfruttare anche la Red Bull per la nuova vettura.
“Ovviamente c’è stato molto clamore al riguardo durante l’estate e l’inizio dell’autunno”, ha aggiunto Tombazis. “Avevamo detto chiaramente ai team, almeno dal 2022, che non avevamo intenzione di introdurre ulteriori test sull’ala anteriore e ci siamo attenuti a questo”.
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