F1 Verstappen – La Red Bull è arrivata al Gran Premio di Las Vegas senza un’ala posteriore a basso carico, così come successo a Monza e a Baku. La decisione si è tradotta in pista in una minore velocità di punta se paragonata a quella dei rivali. Basti pensare che, durante le prove libere, i dati GPS mostravano una velocità di 7 km/h in meno rispetto a Mercedes e McLaren sui rettilinei.
Durante il resto del fine settimana, di conseguenza, la scuderia di Milton Keynes si è concentrata sulla regolazione dell’ala posteriore per ridurre la resistenza aerodinamica. In qualifica, il deficit di velocità massima di Verstappen si è ridotto in tutti i tratti chiave, ma il pilota olandese ha ritenuto che la sua RB20 mancasse ancora di prestazioni rispetto ai suoi diretti rivali senza un’ala posteriore specifica a bassa resistenza aerodinamica.
Verstappen ha poi spiegato che la Red Bull non dispone di un’ala posteriore a bassa resistenza adatta a circuiti come Las Vegas e Monza a causa di scelte influenzate dal budget cap, ma ritiene che si tratti di una decisione da rivedere.
“Abbiamo scelto di non realizzarne una, perché non ne abbiamo”, ha ammesso Verstappen. “Quindi è già dal 2022 che non abbiamo mai pensato di farne una per circuiti di questo tipo. E poi, con il budget cap, si scelgono le priorità e noi le abbiamo spostate”.
“Avremmo voluto un’ala più bassa, con una minore deportanza, o almeno una forma diversa, una forma più efficiente. È una cosa che prenderò in considerazione ma, d’altra parte, c’è solo un altro anno con queste regole e non so se abbia senso”.
“Ma, almeno per me, è un po’ come se avessimo buttato via due weekend di gara come questo, perché si perde decisamente troppo sui rettilinei”, ha dichiarato Verstappen senza mezzi termini.
Con l’eccezione del ritiro in Australia, Verstappen ha ottenuto il peggior risultato stagionale a Monza, con un sesto posto, e ritiene probabile un risultato simile a Las Vegas.
Quando gli è stato chiesto dove sentiva di perdere tempo, Verstappen ha risposto: “Nelle curve e sui rettilinei. Sappiamo che con la nostra ala si perde naturalmente velocità massima, soprattutto con il DRS aperto. È un po’ un handicap”.
“Lo sapevamo ed è una cosa che dobbiamo affrontare su una pista come questa, come Monza. Ma oltre a questo, ho sempre avuto l’impressione che le gomme fossero un po’ in difficoltà nel farle entrare nella giusta finestra di funzionamento. Penso che in qualifica abbiamo fatto il meglio che potevamo con quello che avevamo, e la quinta posizione è il risultato. Siamo stati un po’ fortunati perché Lewis non ha fatto un giro, altrimenti saremmo stati sesti. Penso che abbiamo davvero massimizzato quello che potevamo”.
Ma nonostante una qualifica complicata, l’olandese è consapevole che domani potrebbe laurearsi campione per la quarta volta: “Oggi va bene così, ma domani è più importante”.