Imbarazzante prova della Ferrari SF1000 con Vettel fuori in Q2 e Leclerc settimo, mentre Binotto parla ancora della versione B…..
La Ferrari SF1000 e Mattia Binotto. Due tra le più grandi delusioni della storia del Cavallino, almeno dell’ultimo trentennio. Il 4 luglio 2004, esattamente sedici anni fa, Michael Schumacher dominava in Francia con quattro soste, un capolavoro tattico che gli permise di piegare la resistenza della Renault con Fernando Alonso. Facendo un salto al 2020, la situazione è molto più che opposta. Charles Leclerc, nelle qualifiche del Gran Premio d’Austria, ha chiuso al settimo posto, ad un secondo dalla pole della Mercedes di Valtteri Bottas. Sebastian Vettel è undicesimo, eliminato in Q2 ed impossibilitato a giocarsela con i migliori.
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— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) July 4, 2020
Si parla, nelle trasmissioni televisive, della famigerata versione b, che ovviamente non arriverà mai. A Maranello serve cambiare, serve una nuova gestione, la Ferrari SF1000 e l’uomo solo al comando, Mattia Binotto, stanno definitivamente affossando un marchio glorioso. Il più vincente della storia, ridotto ormai al ruolo di comparsa. La monoposto odierna non è diversa da una normale McLaren, Renault o Racing Point degli anni scorsi, situata in mezzo al gruppo nella speranza che succeda qualcosa ai primi.
L’imbarazzo dev’essere enorme, eppure non sembra che Camilleri ed Elkann vogliano intervenire. Il silenzio tombale dei ”grandi capi” è inquietanti, quasi come se il Cavallino ormai corra per immagine, decisa a liberarsi di un campione del mondo come Vettel, per risparmiare milioni dal momento che vincere ormai non interessa più. I fans hanno atteso diversi mesi per assistere alla prima gara del mondiale, ma in molti preferiranno ( giustamente) recarsi sulle spiagge piuttosto che assistere alla solita cavalcata delle W11. La tristezza è che la gestione attuale sta allontanando molti appassionati, mettendo a dura prova le coronarie anche dei tifosi storici. La mancanza di reazioni fa venire il voltastomaco, ma nel prossimo futuro sembra impossibile avere delle soluzioni.