C’eravamo lasciati così… la Formula 1 è tornata dopo le vacanze estive e lo fa in grande stile su una pista bella e piena di emozioni. Spa-Francorchamps, caratterizzata dagli iconici saliscendi ubicati all’interno della foresta delle Ardenne, è stata la sede del 14esimo round della stagione 2022 di Formula 1.

Una gara emozionante sin dalla prima curva con il contatto iniziale tra Hamilton e Alonso e Latifi e Bottas, con Perez che perde subito la posizione e scala quarto, con un Aston Martin che finisce sull’erba quasi volando ma riesce a rientrare in pista. Una partenza che di certo non ha annoiato.

Un dominio Red Bull assoluto. La sensazione iniziale si è concretizzata, con Max Verstappen che parte dal fondo (14esimo per cambio motore) e vince una gara in solitaria, senza avere mai una reale concorrenza. Conquista, così, la vittoria n.29 in carriera, la nona di questa stagione.

Il 24enne olandese della Red Bull è sempre più lanciato verso il secondo titolo iridato consecutivo visti, ora, gli oltre 90 punti di distacco dagli avversari: 93 da Perez che scavalca Leclerc in classifica e 98 proprio dal monegasco. La Red Bull termina il weekend con una doppietta fenomenale, dimostrando ancora una volta quanto il suo campione sia superiore in termini di gestione gomme e di versatilità. Il team di Milton Keynes raccoglie i frutti di un nuovo motore e di un telaio più leggero, ammettendo quasi di non prenderci più gusto.

DISASTRO FERRARI IN BELGIO: ORA E’ DAVVERO FINITA

Al termine di questa ennesima debacle, una cosa è forse certa: terminato il sogno mondiale per la rossa. E non è tanto per i punti che ora si fanno realmente più pesanti, tanto quanto l’enorme divario tra la Ferrari e una Red Bull praticamente perfetta. Partire dal fondo per un cambio motore che, però, non dà i suoi frutti, un degrado gomme decisamente eccessivo ed errori banali che fanno perdere l’entusiasmo (come chiamare Leclerc ai box sul finire della gara per provare il giro veloce su gomme soft ma prendere poi penalità per eccessiva velocità in pit-lane e perdere quindi anche un’altra posizione).

Carlos Sainz è forse tra le pochissime note positive con il suo terzo posto di gran lunga meritato, ma partire in pole (non con il miglior tempo) e arrivare al traguardo con Russell alle spalle pronto ad attaccarlo, non rappresenta certo un qualcosa di cui andare fieri.

Grazie al ritiro iniziale di Lewis Hamilton, la Ferrari guadagna qualche punto sulla Mercedes nella lotta per il secondo posto nel Mondiale costruttori, l’obiettivo a questo punto più reale del mondiale piloti. George Russell quarto, comunque, rimane una “bella minaccia” per la spettacolarità di questo mondiale.

IL RESTO DELLA GRIGLIA: BENE L’ALPINE, ALBON IN TOP 10

L’Alpine riprende da come aveva lasciato: conquistando punti. Sia Esteban Ocon che Fernando Alonso terminano la gara in top 10 con lo spagnolo che, viste le ultime novità, guiderà un Aston Martin nel 2023. Proprio per il green team Sebastian Vettel, che prima di godersi le vacanze da pensionato, piazza un ottava piazza. Gasly con l’AlphaTauri termina i “i fantastici 10”. La Mclaren, dopo aver annunciato l’addio di Daniel Ricciardo a fine stagione, vola verso Zandvoort con 0 punti.

La sensazione ora, da qui fino alla fine, è che assisteremo ad un mondiale scontato e verso un’unica direzione.

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