Nonostante le evidenti lacune della F1-75 presentate nel corso della stagione, il capo della Ferrari Mattia Binotto è sempre stato in prima linea nel difendere la “sua creatura”. Orgoglioso, nonostante tutto, per questo fine settimana, in vista del 73° Gran Premio d’Italia, il 72° a Monza. Il team di Maranello ha rilasciato un Q&A con lui, lasciando trasparire un lato di sé inedito.

Del suo amore per il motorsport e per la Scuderia, Binotto ha rivelato: “È iniziato quando ero bambino. Quello che nella mia famiglia era davvero appassionato di auto e Ferrari era mio nonno e mi ha trasmesso quell’entusiasmo per il Cavallino Rampante e mi ha avvicinato, così, alla Formula 1. Non ha mai perso una gara in TV. A poco a poco, crescendo, sono stato attratto dalla Scuderia, dalle sue persone e dai suoi piloti. Ero un grande fan di Gilles Villeneuve, perché ha sempre dato il massimo, qualunque fosse l’auto che gli era stata data per guidare. Crescendo in Svizzera, la Ferrari è stata un po’ come la nazionale per me. Ogni volta che vinceva sentivo il cuore che mi batteva nel petto e mi sentivo davvero orgoglioso di essere italiano”.

Binotto: “Monza occupa un posto unico nel calendario della F1”

Tornando al presente, la Ferrari ha iniziato l’anno con il botto, Leclerc a un certo punto era in testa al campionato mentre l’attuale leader Max Verstappen e la Red Bull hanno impiegato un po’ per integrarsi, ma quando lo hanno fatto hanno messo in luce le fragilità del team italiano.

In quella che è una settimana importante per la rossa, la classifica parla chiaro: Verstappen precede Leclerc di 109 punti nella classifica piloti, mentre la Ferrari segue la Red Bull di 135 in quella costruttori.

Quanto a Monza, Binotto ha dichiarato: “Questo circuito occupa un posto unico nel calendario in quanto è un circuito super veloce, l’unico della stagione, che lo rende particolarmente duro per motori e vetture. Qui la power unit è al massimo per i quattro quinti del giro e deve funzionare perfettamente. La gara vola via, con 53 giri percorsi a un ritmo molto veloce, quindi non c’è spazio per errori da parte dei piloti perché di solito non c’è tempo per recuperare”.

La Ferrari conosce Monza dopo aver vinto in 19 occasioni, l’ultima volta lo ha fatto con Leclerc nel 2019, e visto come si era messo il mondiale ad inizio marzo, si sperava potessero diventare 20 le occasioni di vittoria. Ma forse ancora non tutto è perduto.

Leclerc Monza

Binotto conosce l’importanza di questa gara per il suo team:

“Monza, che quest’anno festeggia proprio il 100° anniversario, è un luogo iconico del motorsport. Il Gran Premio d’Italia è speciale per tutti i team italiani, in particolare per noi e credo lo sia anche per la F1 in generale. Uno dei motivi per cui a tutte le squadre piace venire qui sono i tifosi. I Tifosi sono esigenti e competenti. Possono anche essere selvaggi e, personalmente, non dimenticherò mai di aver assistito all’invasione della pista dal muretto dei box dopo che Charles ha vinto qui nel 2019. Ti danno tutto il loro amore, ti supportano anche quando le cose non vanno per il verso giusto e quindi ti spingono a fare sempre meglio. Vederli correre a salire sotto il podio è un’emozione davvero speciale e questo fine settimana faremo del nostro meglio per dare loro il risultato che desiderano”, ha concluso il Q&A di Binotto.

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