Che nessuno si segga sugli allori. E’ in pratica questo l’avvertimento dato dallo Chief Technology Officer della Red Bull Adrian Newey al suo team, nonostante il primato in entrambe le classifiche mondiali di Formula 1.

Max Verstappen e Sergio Perez si sono assicurati la vittoria in ciascuna delle 11 gare di questa stagione, più entrambe le Sprint, una corsa che, combinata con il Gran Premio di Abu Dhabi dello scorso anno, ha visto la Red Bull battere il record per il maggior numero di vittorie consecutive per una squadra.

Quel record è stato detenuto per 35 anni dalla McLaren e reagendo alla vittoria del Gran Premio d’Ungheria di Verstappen, Newey ha dichiarato a F1 Nation: “È stata una corsa incredibile. Battere la McLaren del 1988 è qualcosa che non avrei mai pensato che avremmo fatto, quindi questo traguardo è un tributo a tutta la squadra, al duro lavoro di tutti i ragazzi, all’affidabilità di cui abbiamo goduto in questa stagione. È un tributo fantastico.”

Nonostante Max Verstappen sia avanti a Perez di 110 punti nella classifica Piloti, con la Red Bull che ha raggiunto un vantaggio di 229 punti sulla Mercedes nella classifica Costruttori, Newey è ossessionato dalla sconfitta della McLaren contro la Ferrari nel campionato a squadre del 1999 e ha insistito sul fatto che la Red Bull debba continuare a spingere per migliorare.

“Quando gareggi in una stagione, non stai davvero pensando a dove sei arrivato, mai ti proietti già a quella successiva”, ha spiegato. “Abbiamo ancora molta strada da fare. Ricordo molto chiaramente nel 1999, dopo che Mika [Hakkinen] era in testa andando a Silverstone, Michael [Schumacher] si è rotto una gamba e come squadra, ad essere sinceri, ci siamo addormentati per il resto dell’anno e alla fine e abbiamo perso i Costruttori. È una lezione che non importa quanto siano belle le cose, devi continuare a spingere e stare all’erta”.

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