F1 2026 News Le ultime gare della stagione di Formula 1 sono state caratterizzate da grande competizione, battaglie avvincenti e incertezza sui vincitori, rendendo il campionato molto dinamico.
Tuttavia, alcuni temono che i nuovi regolamenti del 2026, con auto più piccole e leggere e nuove power unit, possano favorire un team in particolare, portando a un dominio simile a quanto visto con Mercedes nell’era turbo-ibrida dal 2014 e con Red Bull nel 2022. C’è anche preoccupazione per le prestazioni delle nuove auto, ritenute da alcuni potenzialmente troppo lente.
L’amministratore delegato della Formula 1, Stefano Domenicali, e il direttore tecnico della FIA per le monoposto, Nikolas Tombazis, hanno respinto queste critiche, sottolineando che lo scetticismo è tipico all’introduzione di nuovi regolamenti. Domenicali ha ricordato le lamentele dei team nel 2022, quando si prevedevano auto più lente di sei secondi, previsione poi smentita dai fatti.
Domenicali ha evidenziato la capacità della Formula 1 di promuovere innovazione e competizione, affermando che, sebbene all’inizio il gruppo di team possa dividersi con le nuove regole, in seguito tenderà a compattarsi. Ha inoltre invitato a guardare al quadro generale, sottolineando l’opportunità che i cambiamenti tecnici offrono a nuovi progettisti e la volontà di mantenere una “tensione evolutiva e positiva”.
Tombazis ha difeso il regolamento 2026, puntando sul mantenimento del DNA della Formula 1, con vetture leggere, veloci e agili, ma tecnologicamente all’avanguardia. Ha illustrato le principali innovazioni: riduzione del peso di 30 kg, aerodinamica attiva per ridurre la resistenza sui rettilinei e il sistema Manual Override per fornire energia extra ai piloti in fase di sorpasso.
Ha inoltre sottolineato l’importanza delle nuove power unit con potenza elettrica triplicata e carburanti sostenibili per una maggiore sostenibilità e spettacolo.
In sintesi, i regolamenti 2026 prevedono:
– Dimensioni ridotte: passo, larghezza e peso minimi inferiori.
– Riduzione di resistenza e deportanza: rispettivamente del 55% e del 30%.
– Aerodinamica attiva: ali mobili per ottimizzare la velocità.
– Centraline ibride potenziate: aumento della potenza elettrica e riduzione di quella del motore a combustione, per una potenza complessiva di oltre 1.000 CV.
– Carburante sostenibile: obbligatorio.
Questi cambiamenti hanno attratto nuovi costruttori come Audi, Cadillac e Red Bull Ford Powertrains, oltre ai già presenti Ferrari, Mercedes, Honda e Alpine.
Nonostante lo scetticismo iniziale, Domenicali e Tombazis si mostrano fiduciosi che le modifiche porteranno benefici allo sport, bilanciando prestazioni, competizione e sostenibilità.
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