IMOLA-SPA un confronto imbarazzante.

Imola non è stata asciutta né durante il week end di gara di F1 né durante l’evento del Minardi day, svoltosi nello stesso fine settima di GP di SPA. Più che mai oggi possiamo dire che Imola batte Spa per 2 a 0.

Premesso che quando piove la direzione gara è chiamata a prendere delle decisioni che saranno in ogni caso sbagliate, c’è da rendersi anche conto di come vengono prese le decisioni e dell’immagine che si dà nel farlo.
Partire in regime di safety car ha senso per sicurezza, però si perde spettacolo al via, si congelano le posizioni, ma si ha modo di “conoscere” il grip del tracciato in qualche passaggio, si accorcia la gara vera ma l’affrontiamo sicuramente tutti e non chi supera senza danni la terza curva. Pro e contro. Quali siano i più pesi maggiormente determinanti non è mai facile capirlo e ogni team, pilota, addetto ai lavori o tifoso che sia avrà la sua opinione per un vantaggio o svantaggio dovuto alle decisioni prese.

Imola Minardi day
imola minardi day Foto gallery eslusiva di Andrea Brianza inviato per newsf1.it

Al Minardi Day i piloti storici, sono entrati in pista anche con la pioggia, mentre al GP si è svolto tutto in modo “logico”. Al di la del complottismo pro Hamilton per la bandiera rossa, causata dall’incidente Russel-Bottas e dalle discutibili sanzioni e/o non sanzioni ai piloti che hanno sbagliato qualche cosa (Schumacher, Hamilton, Raikkonen, Verstappen, Russel…) la gara ha avuto un senso logico e le scelte fatte avevano un senso. Il tracciato si è rivelato sicuro, il personale di servizio, Italiano, non ha sbagliato nulla e ce lo invidiano in ogni circuito.
Altre volte si è lottato contro il clima avverso in tante piste, come non dimenticare l’epilogo del mondiale 1976 in Giappone, lo start a Spa nel 1998 o il rocambolesco Brasile del 2003 dove venne addirittura sbagliata la classifica finale?

Rivoli d’acqua, asfalti non drenanti, pozze d’acqua, cordoli viscidi sono stati sempre protagonisti in questi casi, ma oggi stimolare qualche riflessione.

  • L’era dei piloti eroi che rischiano inutilmente la vita per una posizione, un punto in classifica è finita da tempo… e aggiungo che FORTUNATAMENTE è terminata. Restano piloti, teste matte pronte ad affrontare una curva a velocità incredibili prendendosi a ruotare con un collega, restano campioni, ma oggi c’è un’attenzione superiore alla riduzione dei rischi “inutili” rispetto altri tempi. Giusto così.
    Ben vengano le Safety car, le bandiere gialle o rosse in caso di condizioni di pericolo.
  • Le macchine di oggi, sempre più performanti ed esasperate nell’aerodinamica mal digeriscono condizioni di asfalto non ottimali. Maggiore è la ricerca del perfetto equilibrio maggiori sono i problemi quando si perde l’equilibrio. Un fluido non comprimibile come l’acqua mal si combina con l’aria da sempre. Oggi ancor di più. Ci sarebbero da rivedere alcune cose a livello di regolamento, a partire dalla possibilità di sistemare gli assetti. Vedremo il prossimo anno se ci sarà un miglioramento da questo punto di vista grazie ai nuovi regolamenti tecnici.
  • A Spa devono aver fatto qualche errore con l’asfalto e/o la manutenzione di quelle curve. Ultimante ne stanno succedendo troppe… e tutte in quel punto. Senza snaturare il fascino di quelle curve qualche cosa si può fare per migliorare la situazione. Magari è questione di un’imperfezione (scalino) nell’asfalto come capitò a Monaco all’uscita del tunnel quando non pochi piloti videro poi da vicino le protezioni.
  • Vie di fuga da ampliare… di spazio volendo ce ne sarebbe. Trovo inaccettabile investire milioni per creare vie di fuga ampissime in curve “lente” e non fare nulla all’Eau Rouge o alla Copse di Silverstone. Possibilmente senza arrivare a brutture tipo la variante Tamburello. Si potevano fare cose diverse con attenzione, investimenti e politica adeguata.
  • I piloti… comunicare? Hanno avuto 3 ore di tempo in cui, per quello che sappiamo, non hanno preso una posizione, dato pareri o abbiano fatto delle proposte. Una volta c’era l’associazione piloti che pestava tanto i piedi, abbiamo visto scioperi, abbiamo visto discussioni anche accese, oggi fuori dalla conferenza stampa obbligatoria, sembrano abulici. A parte Vettel e Hamilton che non si fanno problemi a dire la loro opinione.
  • Hanno creato una farsa, 3 giri di colonna in tangenziale con il telepass sul cruscotto al posto del trasponder AMB e info-radio in cuffia. Almeno avessero fatto 10 o 15 giri dietro alla SC per salvare le apparenze e invece no! Giusto il minimo sindacale per scrivere una classifica senza la reale intenzione di provare a gareggiare. E il problema non sono i punti. Di buono c’è che i complottisti che vedono una FIA serva di Hamilton questa volta non avranno argomenti validi.
    Invece… cosa buona per le statistiche: Mazepin best lap in gara.

Sono solo spunti di riflessione, ma…

F1 News - Notizie Formula 1, Auto e Motorsport