F1 – Il ritorno della paura nel reparto corse Ferrari

Louis Camilleri Sabato ha ribadito che è contrario a rivoluzionare il reparto corse Ferrari, dove però è tornato il timore di sbagliare come nel 2016 e gli aggiornamenti rimangono bloccati a Maranello da mesi.

La parte più importante dell’intervista di Camilleri di tre giorni fa sulla crisi della Ferrari, non è solo la fiducia ribadita a Mattia Binotto, ma anche quella sulla gestione sportiva. Infatti l’AD ha spiegato di non voler ripetere gli errori del passato, e mandare via tecnici i quali una volta ingaggiati da altre squadre hanno dimostrato il loro valore.

Infatti una delle critiche principali all’interno del paddock alla Rossa, è aver lasciato andare via Aldo Costa e James Allisson. I due ingegneri sacrificati dopo i fallimenti nel 2011 e 2016, hanno contribuito con le loro idee, al dominio della Mercedes.

Però più che nella stessa situazione di quelle stagioni, la Ges Ferrari è tornata a quattro anni fa. Uno dei motivi che spinsero Sergio Marchionne a dar vita alla struttura orizzontale, è aver scoperto che a Maranello le soluzioni per migliore la SF16-H c’erano, ma per paura di rischiare venivano lasciate nei cassetti.

Stesso discorso quest’anno, i tecnici Ferrari in particolare Simone Resta durante e dopo il lockdown, erano pronti a importanti modifiche nelle SF1000 al cambio e sospensione anteriore. Novità che in pista non si sono viste, anche perché non ci si fida più del simulatore dopo l’assetto sbagliato e la debacle del Belgio.

This weekend we mark our 1000th race in #F1, a special milestone for the team that we are happy to celebrate at Mugello#essereFerrari 🔴 #TuscanGP #SF1000GP 🏁 pic.twitter.com/QFJd9ZOSdy

— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) September 7, 2020

Proprio per questo c’è bisogno di rafforzare il reparto corse, e non è sufficiente il ritorno di Rory Byrne. I rumors di questo week end indicano due trattative in corso, quella con Andy Cowell che secondo alcune indiscrezioni avrebbe firmato già un’opzione.

La Ferrari inoltre avrebbe contatti in corso anche con Aldo Costa. Riportare a casa il consulente Dallara che conosce bene l’ambiente, sarebbe la mossa giusta per ridare fiducia a quei tecnici che nel 2017-2018 misero in crisi la Mercedes, e nel frattempo stanno facendo già girare al banco il motore 2021.