La pioggia rimescola le carte nella Sprint, ma Verstappen vince comunque. Sul podio Piastri e Gasly, quarta e quinta le Ferrari.

Max Verstappen non ne sbaglia una e vince anche la Sprint Race del GP del Belgio, anche se l’olandese ha dovuto lavorare per battere Oscar Piastri. Il pilota della McLaren si è fermato un giro prima del campione del mondo per montare le intermedie, ottenendo la track position, ma è stato sorpassato alla ripartenza dalla Safety Car dal pilota della Red Bull, implacabile sulle intermedie. La gara, iniziata con mezz’ora di ritardo dopo due violenti scrosci di pioggia abbattutisi sul circuito pochi minuti prima delle 17:00, è stata molto movimentata nonostante i soli undici giri di corsa, durante i quali si è distinto Pierre Gasly, terzo al traguardo. Il francese è il pilota che ha guadagnato più posizioni grazie ad un pit stop perfetto per montare le intermedie, ed è stato bravo a tenere dietro Hamilton.

Il britannico ha chiuso quarto al traguardo ma settimo in classifica a causa di una discutibile penalità inflittagli dai commissari per un contatto di gara con Pérez, al quale il sette volte campione del mondo era completamente affiancato. Ne guadagnano Sainz, Leclerc e Norris, con le due Ferrari che sono state condannate alla quarta e quinta posizione da due pit stop lenti soprattutto a causa del traffico in pit lane. Ottavo Russell, che nega nelle tornate finali un punto a Ricciardo, decimo anche alle spalle di Ocon. Apre la seconda parte della classifica Stroll, che h chiuso davanti a Albon, Bottas, Magnussen, Zhou, Sargeant, Hulkenberg e Tsunoda, autore di un testacoda alla ripartenza dalla Safety Car, causata da un incidente di Alonso a Pouhon. Ritirato con lo spagnolo Pérez per i danni alle fiancate dopo il contatto con Hamilton e al fondo dopo un’escursione in ghiaia.

La cronaca della Sprint

Dopo cinque ore di tregua, la pioggia è tornata ad abbattersi violentemente sul circuito sette minuti prima dell’inizio della Sprint, generando il caos in griglia. Tutti i team sono corsi a cambiare le gomme in vista di un vero e proprio diluvio, che ha convinto la Direzione Gara a posticipare la bandiera verde in attesa di un miglioramento delle condizioni. Dopo un secondo scroscio intenso, il sole ha rifatto la sua comparsa in circuito e la FIA ha dato il via libera per il giro di formazione alle 17:35, mezz’ora dopo l’orario previsto. Le vetture si sono allineate dietro alla Safety Car per disputare cinque giri con le full wet, come ordinato dalla Direzione Gara, per cui la durata è stata ridotta ad undici tornate prima del rolling start.

Come prevedibile, alla partenza quasi tutti si sono liberati delle full wet per montare le più performanti e più adatte intermedie. Verstappen è uno dei pochi a continuare, insieme a Leclerc, Norris, Ocon, Russell, Sargeant, Alonso, Tsunoda, Magnussen e Zhou. Ai box, Sainz perde la sua posizione da Gasly, Pérez ed Hamilton, anche lui penalizzato dal cambio gomme. Alla tornata successiva si fermano anche tutti coloro che sono rimasti fuori, e l’ordine è completamente ribaltato: Piastri è il leader, davanti a Verstappen, Gasly, Pérez, Hamilton e Sainz. Già al giro 3, però, la gara viene interrotta dal ritorno della Safety Car: Alonso si insabbia nella via di fuga di Pouhon dopo essere finito in testa coda a causa del passaggio sul cordolo bagnato all’esterno della curva.

Alla ripartenza, avvenuta alla sesta tornata, Verstappen prende una meravigliosa scia da La Source fino al Kemmel, liberandosi di Piastri grazie anche alla superiorità in termini di velocità di punta della Red Bull. Hamilton e Pérez, nel frattempo, danno vita ad un bel duello alla Stavelot, toccandosi in uscita di curva. L’inglese passa poi il messicano, la cui vettura è probabilmente danneggiata sulla fiancata destra, alla staccata di La Source, mentre Sainz e Leclerc se ne liberano rispettivamente in approccio dell’Eau Rouge e a Les Combes. Dopo un’escursione nella ghiaia alla Stavelot, il numero 11 viene richiamato ai box per ritirare la monoposto, mentre ad Hamilton viene inflitta una ridicola penalità di 5″ per il contatto precedente.

Al penultimo giro Russell supera un ottimo Ricciardo per l’ottava posizione, l’ultima valevole per i punti, sul rettilineo principale, grazie alla superiore trazione in uscita dalla Bus Stop. Verstappen taglia dunque il traguardo davanti a Piastri e ad un bravissimo Gasly, che si è ben difeso da Hamilton. Il britannico scivola dal quarto al settimo posto per la penalità inflittagli, permettendo alle Ferrari di Sainz e Leclerc e a Norris di guadagnare una posizione. Un punticino per Russell. Domani alle 15:00 il via al Gran Premio del Belgio.

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