Max Verstappen domina senza problemi la prima gara stagionale, mentre la Ferrari si ritira con Leclerc e chiude quarta con Sainz.

Il GP del Bahrein si è concluso con una sentenza inappellabile: la Red Bull, almeno in questo inizio di stagione, è imprendibile. Max Verstappen ha portato a casa il primo trionfo in campionato in una gara lineare per lui, chiusa con quasi 12″ di vantaggio sul più diretto inseguitore. Secondo Sergio Pérez, che dopo una partenza negativa sfrutta al meglio la sua RB19 per superare Charles Leclerc e chiudere la doppietta per il team i Milton Keynes. Il monegasco, in una facile terza posizione fino a sedici tornate dalla fine, è costretto al ritiro da un problema tecnico alla Power Unit Ferrari.

L’altra Rossa di Carlos Sainz chiude quarta, dietro ad un fenomenale Fernando Alonso. Dopo una partenza pessima, anche a causa di un contatto col compagno di squadra, lo spagnolo ha superato le due Mercedes (fenomenale l’azione su Hamilton) e il connazionale e, con un po’ di fortuna, ha portato a casa un meritato podio, il primo dall’edizione 2021 del GP del Qatar. Quinto un tutto sommato eccellente Lewis Hamilton, vicinissimo alla Ferrari alla fine, davanti ad un ottimo Stroll nonostante l’infortunio e un deludente Russell. Chiudono la top ten tre piloti che hanno realizzato grandi prestazioni a centro gruppo: Bottas, fenomenale in partenza, Gasly, protagonista di una grande rimonta dal ventesimo posto in griglia, e Albon su una Williams più che discreta, visto il dodicesimo posto di Sargeant, il quale ha chiuso dietro a Tsunoda. Chiudono Magnussen, de Vries, Hulkenberg, Zhou (autore del giro più veloce) e Norris. Ritirati Ocon, Leclerc e Piastri.

Alla partenza tutti i piloti optano per la gomma soft tranne Magnussen, che parte con gomma hard, mentre Leclerc monta subito la morbida nuova conservata in Qualifica. Il monegasco guadagna subito la posizione in partenza su un Pérez che ha un pessimo avvio e deve difendersi all’estremo per tenere alle spalle Sainz. Alonso perde invece due posizioni a vantaggio delle due Mercedes, con Hamilton davanti a Russell, anche a perché in Curva 4 viene tamponato da Stroll, andato lungo mentre lottava con Bottas. Il finlandese è il pilota che guadagna più posizioni al primo giro, ben quattro, mentre Hulkenberg perde cinque posizioni e il flap sinistro dell’ala anteriore dopo un contatto in Curva 4 con Ocon.

Al giro 5 Leclerc effettua un brutto bloccaggio in Curva 1 e Pérez ottiene il DRS, senza tuttavia impensierire il monegasco, mentre Stroll supera Bottas e si reinserisce in ottava posizione. La gara scivola via senza particolari sussulti fino al giro 9, quando Gasly, bloccato in un trenino di vetture, è il primo a fermarsi e montare gomme dure, seguito alla tornata successiva da Tsunoda e Norris. Piano piano si fermano tutte le vetture del centro gruppo, mentre Verstappen scappa indisturbato. Al giro 13 si ferma Hamilton, mentre Alonso supera Russell dopo un bel duello tra Curva 1 e Curva 5. Nella tornata successiva la pit lane è particolarmente agitata: si fermano le due Ferrari e Russell, che ha uno stop lento, mentre Piastri si ritira per un problema alla trasmissione. Anche Verstappen e Alonso tornano ai box: lo spagnolo che rientra dietro a Bottas, ma lo sorpassa dopo pochi giri così come Russell e Stroll. Dopo la prima sequenza di soste, tutti montano gomma dura eccezion fatta per le Williams e Red Bull, con Pérez che si ferma al giro 17.

Al giro 23 la situazione vede Verstappen leader con più di 10″ su Leclerc, davanti a Pérez, Sainz, Hamilton, Alonso, Russell e Stroll. I distacchi restano piuttosto stabili ed ampi tra le varie scuderie di vertice. Gara praticamente finita invece per Ocon e Norris: il primo è costretto a fermarsi per cambiare ala e viene penalizzato due volte, il secondo deve anticipare il ritorno ai box ed il pit stop supera gli 11″. Al giro 26 Pérez attacca e supera Leclerc con un bell’affondo da lontano in Curva 1, sfruttando al meglio il vantaggio di mescola e costruendo subito un certo gap dal monegasco. Poco prima di metà gara inizia la seconda sequenza di pit stop a centro gruppo, e alcuni piloti passano alla strategia a tre soste.

Il primo dei big a effettuare la seconda sosta è Hamilton, fermato al giro 31 per timore di un undercut da parte di Alonso. Alla tornata successiva è il turno di Sainz e Russell, il quale perde una posizione in uscita dalla pit lane a favore di Stroll. Al giro 34 si ferma anche Leclerc, con Pérez che copre il rischio di undercut alla tornata successiva e Alonso che si ferma per tentare l’attacco su Hamilton. Lo spagnolo tenta l’attacco all’interno di Curva 4 a venti giri dal termine, ma l’inglese è bravissimo ad incrociare la traiettoria e riprendersi la posizione in uscita. Alonso si inventa allora un sorpasso da antologia all’interno della difficilissima Curva 10. I due iniziano l’inseguimento di Sainz quando, al giro 41, arriva il colpo di scena.

Leclerc accusa una perdita di potenza al termine del secondo settore ed è costretto a fermarsi in pista, obbligando la direzione gara ad inserire la Virtual Safety Car. Albon, Gasly e Tsunoda ne approfittano per effettuare la terza sosta, con il francese che supera con una gran manovra il thailandese e si issa al nono posto, realizzando anche il giro più veloce della gara. Al giro 43 Ocon si ritira dopo aver incassato 15″ di penalità per tre infrazioni diverse. A poco più di dieci tornate dalla fine Alonso conclude l’inseguimento a Sainz e lo supera in Curva 11 dopo un contatto gomma contro gomma tra i due in seguito al primo tentativo del pilota della Aston Martin in Curva 4. L’unico pilota della Ferrari rimasto in gara è costretto a difendere il quarto posto da Hamilton, che dopo alcuni giri perde il DRS e deve accontentarsi di un comunque positivo quinto posto date le circostanze.

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