La Scuderia Ferrari ha annunciato che d’ora in avanti non vi saranno ulteriori importanti sviluppi sulla SF21. La scelta è di puntare tutto sulla prossima rivoluzionaria stagione, ma i risultati del Paul Ricard preoccupano e non poco.

Un’analisi diversa, basata più sulle parole dei protagonisti e degli uomini, che dovrebbe riportare la Ferrari sul tetto del mondo nel prossimo ciclo tecnico, che si aprirà tra qualche mese.

In preparazione del weekend francese, Charles Leclerc aveva annunciato: “Per noi si tratta di un interessante banco di prova, che ci può dare la misura della bontà del lavoro che è stato svolto a Maranello per ottimizzare il potenziale della SF21“.

Se il Paul Ricard doveva dare la misura della competitività della SF21, la Ferrari è uscita con le ossa rotte dall’appuntamento francese. Fuori dalla zona punti entrambi i piloti, a causa, fra l’altro, di una criticità enorme nella gestione delle mescole.

F1 GP Francia Ferrari

Laurent Mekies: “Abbiamo già preso la nostra decisione riguardo allo sviluppo della monoposto, decidendo che sposteremo tutte le nostre attenzioni sul 2022, che rappresenterà una vera e propria rivoluzione per la F1. Puoi comunque lavorare su molti problemi, tentando di capirli meglio. Nelle ultime gare erano presenti curve a media e bassa velocità, qui potrebbe esserci qualcosa di diverso. Cercheremo di dare battaglia in questo week-end“.

La Ferrari ha deciso di investire le proprie energie sul progetto 2022. Idea condivisibile se il prossimo anno la squadra italiana sarà il punto di riferimento o quantomeno in lotta per il mondiale. Il presente parla di un controsorpasso della McLaren, che ha dimostrato su un tracciato vero come il Paul Ricard che il motore Mercedes è un fattore non di poco conto. Il terzo posto nei costruttori diventerà una missione ancor più ardua per il Cavallino in questo 2021.

F1 Ferrari Sainz Leclerc

Parola ai piloti della Ferrari

Da qui risultano evidenti e comprensibili le dichiarazioni nel post GP di Leclerc e Sainz.

Carlos Sainz Junior, undicesimo al traguardo, ha dichiarato: “È chiaro che oggi la nostra performance è stata negativa e che ci è mancato il ritmo. Abbiamo faticato tanto con il degrado sin dai primi giri e ci siamo portati dietro questo problema per tutta la corsa, a prescindere dalla mescola di gomma montata. Non sono riuscito a mantenere la posizione iniziale, nonostante tutti i miei sforzi. Dobbiamo analizzare quanto successo, capire il problema e cercare di affrontarlo al meglio. Io credo che se c’è una squadra in grado di farlo, è la nostra. Ci aspetta una doppia gara in Austria e di certo sapremo reagire“.

Charles Leclerc, sedicesimo in Francia, ha ammesso: “Una gara davvero difficile. Sia io che Carlos abbiamo faticato molto con entrambe le mescole di gomma montate oggi. Abbiamo tentato la carta del secondo pit stop per cercare di migliorare la situazione, con un set di Medium più fresche. Non è cambiato granché rispetto al primo stint: bene i primi tre o quattro giri, poi è iniziato di nuovo un fortissimo degrado. È una dei nostri punti deboli più importanti ed è l’aspetto su cui dobbiamo concentrarci, per capire come migliorare per il futuro“.

Binotto

Binotto e la solita “analisi dati”

Una domenica molto difficile, che ci vede tornare a casa a mani vuote. Il rendimento degli pneumatici ha condizionato pesantemente la nostra gara. È una brutta battuta d’arresto, che ci deve servire da lezione per ma, soprattutto, da ulteriore stimolo. È anche sull’esperienza acquisita in gare come questa che si costruisce una squadra più forte”.

Nel 2022 non ci saranno più scuse, i nodi verranno al pettine. Mancano pochi mesi ad un appuntamento mondiale che la Ferrari non può permettersi di fallire.

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