Lo scorso anno avevamo scritto un articolo sulla PASSIONE FERRARI, adesso, finalmente, possiamo parlare del ritorno di questa grande emozione e basta guardare un fotogramma pubblicato su Twitter da Salvatore Asero, il nostro Coordinatore, per capire la carica che coinvolge la Scuderia adesso, vedere Allison e Arrivabene che urlano per un sorpasso della Rossa è qualcosa di molto distante dalla vecchia gestione, quando Domenicali sorrideva quasi forzatamente per un successo e Fry stava al muretto quasi con la mente altrove, forse aspettando l’ora del tè, a cui non ha mai saputo rinunciare soprattutto al canonico orario Inglese. Segui tutte le news F1 —
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// ]]>Va bene, la Ferrari è reduce da una stagione disastrosa, ma prima, gli anni precedenti, qualche volta ha lottato per il Mondiale e tante gare sono state vinte, eppure questo atteggiamento, questa passione non saliva in superficie così palesemente come adesso, che in fondo ci sia sempre stata non abbiamo dubbi, ma perché lasciarla languire in un angolo buio e non farla esplodere in tutta la sua potenza? Perché quegli sguardi sconfitti, perché quell’atteggiamento remissivo, come se già prima di ogni stagione si sapesse di essere battuti; un atleta che va in campo o in pista, fate voi, con questi dubbi non vincerà mai e dico mai, sarà impossibile per lui, non solo dare il 100% ma soprattutto andare oltre il suo massimo potenziale, che poi è la misura necessaria per arrivare a delle Vittorie, perché, ricordiamolo, non ci siamo solo noi, gli altri faranno di tutto per batterci e se non riusciamo a dare il 120% l’impegno profuso non sarà mai sufficiente. Certo in uno sport complesso come la F1, ci vuole una motivazione anche in inverno e in Fabbrica, quando si progetta e sviluppa la vettura, e ci vuole anche la testa, ma il compito di un Team Principal è anche questo, saper scegliere le persone non solo da quanto sono preparate tecnicamente, ma da quanta voglia di vincere hanno in corpo; perché, credetemi, se ingaggiaste il miglior ingegnere della storia e questi non avesse la motivazione per vincere, allora sarebbe più saggio averne uno forse meno geniale ma in grado, con la sua passione (appunto!) di arrivare anche oltre il suo più preparato collega; già vedo un Tecnico, un Uomo che non dormirebbe la notte per inventare, modificare o perfezionare un pezzo; mentre l’altro una volta fatto il suo lavoro, stop! Ho fatto quanto dovevo perché impegnarmi oltre? I nostri Antichi Progenitori, i Romani, dicevano ‘NIHIL DIFFICILE VOLENTI’, il cui significato è abbastanza istintivo da capire anche per chi non conosce il Latino ‘Nulla è Arduo Per Colui Che Vuole’ bisogna forse dire altro? Ora non sappiamo dove arriverà questa Squadra, le variabili sono tantissime, ma finalmente sembra essere rinata la PASSIONE FERRARI… Marco Asfalto


