Il motore diesel Multijet torna protagonista in chiave moderna. Stellantis rilancia il 2.2 MHEV, un propulsore mild hybrid progettato in Italia, efficiente, pulito e destinato a prolungare la vita del diesel in Europa e Sud America.
Il ritorno del Multijet: Stellantis rilancia il diesel
Contro ogni previsione, il motore diesel Multijet torna al centro dei piani industriali di Stellantis. Il gruppo ha annunciato la produzione di un nuovo 2.2 MHEV (Mild Hybrid Electric Vehicle) nello stabilimento di Pratola Serra (Avellino), interamente progettato e realizzato in Italia.
Una scelta che conferma la fiducia del gruppo nelle competenze ingegneristiche italiane e nella possibilità di coniugare efficienza e sostenibilità.
Un 2.2 Multijet rivisto per l’era Euro 7
Il nuovo propulsore è un’evoluzione del collaudato 2.2 Multijet, aggiornato per rispettare le normative Euro 7.
La novità principale è l’integrazione di un sistema mild hybrid a 48V, che riduce consumi ed emissioni mantenendo prestazioni e affidabilità tipiche del diesel.
L’obiettivo è offrire un motore efficiente, conforme alle nuove regole ambientali, ma senza sacrificare la spinta ai bassi regimi e la robustezza richiesta dai veicoli commerciali.
Produzione italiana e destinazione commerciale
La produzione iniziale sarà concentrata a Pratola Serra e destinata a modelli come Fiat Scudo, Peugeot Landtrek, Ram Rampage e altri veicoli commerciali del gruppo.
La strategia permette di valorizzare un propulsore già apprezzato per coppia e durata, adattandolo alle esigenze di un mercato ancora legato al diesel, ma più attento a emissioni e consumi.
Espansione in Sud America dal 2026
Dal 2026, Stellantis estenderà la produzione del 2.2 MHEV anche in Argentina, per rifornire i mercati di Brasile e Argentina.
In parallelo, lo stabilimento italiano potrebbe accogliere nuove linee dedicate a componenti elettrici o batterie, consolidando il ruolo dell’Italia come centro produttivo e tecnologico chiave per il gruppo.
Il diesel cambia forma, non scompare
In un contesto dominato dall’elettrico, Stellantis dimostra che il diesel può ancora evolversi.
Con la tecnologia MHEV, il motore termico diventa più pulito, efficiente e competitivo, garantendo autonomia e costi d’esercizio contenuti.
Il nuovo 2.2 Multijet MHEV potrebbe aprire la strada a una generazione di motori ibridi-diesel capaci di unire tradizione e innovazione.
Analisi finale
Il ritorno del Multijet segna una svolta per Stellantis e per l’industria italiana.
Il gruppo punta su una transizione graduale, sostenuta da motori evoluti e ibridizzati, capaci di mantenere viva la competenza meccanica nazionale.
Il diesel, dato per spacciato, torna in gioco in una forma nuova e più intelligente.


