Gp Gran Bretagna, Analisi qualifiche: Mercedes is back, nuovo disastro Ferrari

La Mercedes confermando i progressi delle ultime gare, nelle qualifiche del Gp di Gran Bretagna ha piazzato la doppietta, mentre la Ferrari bocciati i nuovi aggiornamenti e tornata alla versione di Imola, è quinta forza.

Ad Imola in pochi avrebbero scommesso che la Mercedes nelle qualifiche del Gp di Gran Bretagna, sarebbe stata in grado di battere McLaren e Red Bull. Invece le Frecce d’Argento hanno fatto ancora meglio, monopolizzando la prima fila, con George Russell che aggiudicandosi il duello con Lewis Hamilton, si è preso la seconda pole del 2024. Sciupa ancora l’occasione Lando Norris, nuovamente non perfetto nel momento decisivo, non sfruttando i danni al fondo di Max Verstappen, che è stato bravo a limitare i danni.  Fra gli sconfitti di giornata c’è anche Oscar Piastri, ma soprattutto la Ferrari. Alla vigilia di Silverstone ci si aspettava un altro week end in difesa per la Rossa, ma nessuno si attendeva di vederla finire dietro alla Haas di Nico Hulkenberg. Risultato che è più di un campanello d’allarme, visto che la squadra americana utilizza il simulatore Ferrari, e quindi il problema non è la correlazione dati con la pista. Il ritorno al pacchetto di Imola, ha fatto fare un passo indietro rispetto all’Austria, e messo ancora più in difficoltà Charles Leclerc, che soltanto in qualifica ha utilizzato la SF-24 EVO 1, mentre Carlos Sainz ha salvato come a Zeltweg la Scuderia di Maranello.

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Il grafico di F1-TEMPO vede un predominio della Mercedes, dovuto sia all’accensione della power unit, ma soprattutto ad una W15, che come a Montreal con le basse temperature è molto forte. Russell e Hamilton, oltre che sul dritto, sono stati i migliori anche in alcune curve lente e veloci, segno che la vettura non ha più punti deboli, ed è stato trovato il compromesso fra carico ed efficienza aerodinamica. La McLaren è l’unica che riesce a tenere il passo in rettilineo, ma rispetto a Venerdì ha una top speed più bassa, e non fa la differenza nei curvoni veloci, ma è la migliore nei cambi di direzione.  La Red Bull di Verstappen con il fondo danneggiato, comunque riesce ad essere davanti alla Mercedes e alla McLaren nel medio-veloce del settore centrale, nel quale ha sempre ridotto il gap. Invece la SF-24 EVO 1, è competitiva solo nei tratti lenti e in qualche allungo, ed in particolare nel T1, dove Sainz è sugli intermedi delle McLaren, mentre nel resto della pista è sempre molto distante da W15, MCL38 e RB20.

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Con i dati della telemetria, possiamo vedere dove si è deciso il duello per la pole fra le due Mercedes. Hamilton nel T3, era riuscito a recuperare il gap di un decimo che aveva preso nella parte centrale, e prima di Chapel e Stowe era davanti a Russell. Il vincitore di Spielberg, in queste due curve e nell’ultima chicane riallunga, conquistando la pole. Se Norris è nel T3 che vede sfumare la partenza dal palo, Verstappen nel primo settore perde un decimo. Invece Sainz, che non ha potuto preparare bene il secondo tentativo, dopo un buon T1, nella parte centrale accusa sei decimi dalle Mercedes, a causa di una SF-24 che soffre di porpoising anche con la vecchia aerodinamica. Prestazioni e risultati che renderanno spettacolare il Gp di Gran Bretagna, dove c’è il rischio pioggia. Scenario che difficilmente favorirà  la Ferrari che a Montreal andò in crisi, e potrebbe condizionare le rimonte di Sainz e Leclerc. Vedremo se la Mercedes farà doppietta anche in gara, Norris si prenderà la rivincita, o a rovinare la festa dei tre inglesi ci penserà Verstappen, e la Ferrari smentirà i pronostici riscattando le qualifiche, e se la SF-24 EVO 1 sarà più competitiva che nel giro secco.

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