Leclerc e Ferrari NO LIMITS a Monaco – Benvenuti alla puntata n. 300 di F1 Garage! Il team di NewsF1 torna a raccontarvi uno degli appuntamenti più affascinanti e attesi del calendario: il Gran Premio di Monaco 2025. Un tracciato iconico, glamour, ma allo stesso tempo uno dei più controversi per le moderne monoposto di Formula 1, soprattutto per via delle dimensioni delle vetture di ultima generazione.
Per analizzare gli aspetti tecnici del weekend del Principato, Matteo Mazza ha ospitato Werner Cuevedo, ingegnere meccanico esperto di materiali compositi e voce del canale Werner SW.
Un tracciato storico… ma superato?
Werner non ha nascosto un rapporto di amore e odio con Monaco: da un lato l’atmosfera e il prestigio, dall’altro un layout inadatto alla F1 moderna. L’assenza di punti di sorpasso rende la gara spesso statica, con l’unico modo per cambiare posizione affidato alle strategie ai box.
“Questa pista andrebbe ridisegnata per adattarsi alla nuova generazione di monoposto – afferma Werner – le attuali sono troppo grandi e troppo lunghe per un circuito nato per un’altra epoca.”
Assetto ala posteriore Ferrari Mc laren Red Bull Mercedes Monaco foto credits Media Pirelli
Assetti estremi: la Formula 1 al massimo carico aerodinamico
Monaco richiede la configurazione aerodinamica più carica dell’intero mondiale, alla pari solo con l’Hungaroring. I team hanno portato ali posteriori estreme, beam wing al limite e carenature sospensive riviste, specialmente per garantire un corretto angolo di sterzata nella celebre curva Fairmont.
“A Monaco c’è l’unica curva del mondiale che costringe i piloti a incrociare le braccia. È necessario modificare lo sterzo per evitare problemi di blocco meccanico (steering lock).”
Anche i freni sono sotto osservazione: ogni team ha adattato le prese d’aria anteriori o posteriori in base al bilanciamento termico della propria vettura.
Ferrari SF-25 a Monaco con l’ala 2024: scelta conservativa ma sensata
La Ferrari SF-25 si è presentata con un’ala posteriore derivata direttamente dalla SF-24 dello scorso anno. Secondo Werner, si tratta di una scelta intelligente in ottica budget cap: l’ala funziona, quindi meglio investire altrove.
Nonostante ciò, la Rossa ha comunque effettuato dei test aerodinamici con la classica vernice FlowViz. Il motivo? Verificare la coerenza tra l’interazione dell’ala, la beam wing e il diffusore con il nuovo fondo vettura 2025.
“Anche se l’ala è vecchia, il corpo vettura è nuovo. E il pacchetto deve lavorare in simbiosi. Flussi coerenti sono fondamentali per un carico efficace.”
Gomme pirelli F1 Monaco foto credits Pirelli
Gomme morbide e doppio pit-stop: Monaco cambia strategia
La Pirelli ha portato le mescole più morbide della gamma (C3, C4 e C5) e per la prima volta sarà obbligatorio effettuare due pit-stop. Una novità che punta a movimentare una gara solitamente prevedibile.
Tuttavia, il basso degrado e le difficoltà di sorpasso renderanno ancora una volta la qualifica cruciale. Chi parte davanti può gestire il ritmo, mentre chi parte dietro rischia di rimanere intrappolato nel traffico.
📺 Guarda la puntata n.300 di F1 Garage
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