Charles Leclerc grazie ad un giro perfetto e alle scelte del muretto della Ferrari, si prende la pole position del Gp del Belgio, sfruttando la penalità di Max Verstappen. Deludono Carlos Sainz, e la McLaren in difficoltà sul bagnato
I grandi protagonisti delle qualifiche del Gp del Belgio, sono stati Max Verstappen e Charles Leclerc. Il pilota della Red Bull per tutta la sessione ha fatto un altro sport, infliggendo distacchi abissali ai suoi avversari. Insieme a Verstappen anche Leclerc è stato autore di una magia, prendendosi il rischio di scendere in pista con un treno di intermedie nuove, soltanto nell’ultimo tentativo, che gli ha permesso di far segnare il secondo tempo, e conquistare come l’anno scorso la pole a Spa. Oltre al monegasco che ha smentito chi lo stava mettendo in discussione, i meriti della partenza dal palo vanno divisi con il muretto, con una Ferrari che è stata perfetta, come richiesto più volte da Fred Vasseur. La stessa cosa non è riuscita a Carlos Sainz, mentre ad un passo dall’addio alla Red Bull, si riscatta Sergio Perez, che con la miglior prestazione degli ultimi mesi, prenderà il via in prima fila. La pioggia aiuta anche la Mercedes, con Lewis Hamilton che batte George Russell, ed una McLaren deludente, la quale ha fatto un passo indietro sul bagnato, avendo puntato su un set-up da asciutto per la gara.
Dalla mappa di F1-TEMPO, c’è un primo indizio, dove la Red Bull ha fatto la differenza. Infatti se nel T1 c’è la sfida con Ferrari, nel secondo settore la RB20 è imprendibile, con la SF-24 che si riavvicina alla vettura anglo-austriaca nel T3. Per quanto riguarda la Mercedes, come nelle FP2, soltanto in qualche tratto della pista è più veloce del Team di Milton Keynes e della Scuderia di Maranello. Quanto visto nel primo grafico, viene confermato dai dati della telemetria, con Leclerc staccato di 42 millesimi al termine del primo settore da Verstappen, ma da quel momento perde contatto. Il pilota della Ferrari accusa quattro decimi nella parte centrale, in cui la SF-24 conferma di aver ridotto il porpoising, mentre il campione del mondo mette al sicuro la prima posizione. Verstappen è spaventoso nel T2 come nelle FP1, soprattutto a Pouhon, anche per la decisione della Red Bull, di tornare al set-up ad alto carico aerodinamico. Invece Leclerc costruisce la pole position, accendendo le gomme fin dal T1, ed in particolare nel terzo settore, recuperando i 42 e 37 millesimi di ritardo da Perez e Hamilton nel secondo intermedio. Al contrario Sainz, compromette una potenziale prima fila tutta Rossa già in curva 1, non riuscendo a mandare in temperatura gli pneumatici.
Gp del Belgio che si preannuncia molto interessante, e con tanti temi. Il principale è se Verstappen ripeterà la rimonta dell’anno scorso, con l’incognita dell’assetto ad alto carico, che potrebbe rallentarlo. Scelta che per il Team di Milton Keynes è stata quasi obbligata, visto che ha sofferto di graining nelle FP2, e cercherà di sfruttare la sua forza con il DRS aperto, e allungare il più possibile il primo stint. In casa Red Bull sperano che ad aiutare Verstappen, sarà il ritrovato Perez, che dovrà ripetersi per allontanare Daniel Ricciardo dal suo sedile. Invece la McLaren che Venerdì sull’asciutto volava, e ha sacrificato le qualifiche, rimane la favorita della corsa di Spa. Proprio per questo alla Ferrari per tornare alla vittoria, serve la stessa perfezione di Sabato, e che la SF-24 si confermi più competitiva nel passo gara rispetto al giro secco. Il primo obiettivo di Leclerc sarà quello di far difendere la prima posizione al via, e poi cercare di sfruttare la penalità di Verstappen, la partenza dalla seconda e terza fila di Lando Norris e Oscar Piastri. Lo start sarà un momento importante anche per Sainz, mentre scenderà in pista al buio la Mercedes, che ha bocciato gli aggiornamenti portati a Spa.