La McLaren nelle Fp2 del Gp del Belgio riparte da dove aveva lasciato a Budapest, piazzando un’altra doppietta, con Max Verstappen al suo inseguimento. Sorprende la Ferrari, che conferma i progressi fatti con il fondo evoluto, non saltellando come a Silverstone.
Quadro ancora non chiaro dopo le FP1 e FP2 del Gp del Belgio, ma con una sola certezza, ancora una volta saranno McLaren e Max Verstappen, i favoriti per la pole e vittoria. Fra il Team di Woking e il leader del mondiale, è andato in scena l’ennesimo botta e risposta in questa stagione. Se Verstappen nella prima sessione sembrava imprendibile, nel secondo turno la McLaren ha dimostrato che anche a Spa sarà la macchina da battere. I due team avevano fatto un lavoro opposto, con la RB20 più carica della nella prima sessione di prove libere, per poi scaricare la vettura e avere lo stesso set-up nelle della MCL38 nelle PL2. Meglio del previsto la Ferrari, che doveva verificare se con il fondo evoluto, avesse veramente ridotto il porpoising rispetto a Silverstone, oppure no. La risposta è stata positiva, con Charles Leclerc e Carlos Sainz autori di un nuovo Venerdì dai due volti, con il monegasco meglio nel giro secco, e lo spagnolo nel long run. Inizio di week end difficile per la Mercedes, che al contrario di quanto si aspettasse Toto Wolff, non sembra in grado di sfidare McLaren e Red Bull, come in Gran Bretagna, ma è quarta forza e dietro anche alla Ferrari.
La mappa della pista di Spa di F1-TEMPO, mette ancora una volta in evidenza come la MCL38 sia la vettura più completa, equilibrata e senza punti deboli. Invece la RB20, riesce a prevalere soltanto in qualche allungo e nel lento. Performance simile per una SF-24 che oltre in rettilineo, tiene testa a McLaren e alla Red Bull n.1 anche nelle curve veloci, che a Silverstone erano state un incubo. Invece come si vedrà pure dai dati della telemetria, la W15 è poco brillante con gli aggiornamenti portati a Spa, e solo in un punto del circuito è migliore degli avversari.
Simulazione di qualifica, che fino all’inizio della parte centrale è stata una sfida a tre, con Leclerc che nel T1 precede di 95 e 56 millesimi Norris-Piastri, di un decimo Verstappen-Sainz, e quasi quattro decimi Russell. Il monegasco all’Eau Rouge ha un vantaggio di quasi tre decimi, e rimane al comando fino a metà T2, quando viene superato dalle McLaren e da Verstappen, che diversamente dalle PL1, con il cambio di assetto non fa più la differenza e paga due decimi a Norris, come Piastri. Stesso gap che c’è fra Russell e le due Ferrari, che dopo aver accusato quattro e sei decimi nel T2, con Sainz, si riavvicinano alle McLaren ed a Verstappen nel terzo settore, mentre Leclerc è più lento del compagno di squadra per un errore nel T3.
La McLaren è stata spaventosa nel long run, in particolare con Piastri che ha avuto il miglior passo sia con le medie (1.47.5), sia con le soft (1.48.0). Norris non ha trovato lo stesso feeling con la MCL38 del giro secco, effettuando pochi giri con le gomme morbide. Per Verstappen simulazione gara simile alle PL1, alzando quasi subito i suoi tempi, e pagando mezzo secondo a parità di mescola a Piastri. Sul campione del mondo c’è come al solito l’incognita del carburante con cui ha girato, ma la sensazione è che la Red Bull dovrà lavorare tanto per permettergli di rimontare Domenica, e contrastare il Team di Woking. La Ferrari si conferma terza forza e davanti alla Mercedes, con Sainz che fino a metà long run era il secondo più veloce in pista, ma come Verstappen poi ha sofferto di degrado gomme. Lo spagnolo rifila mezzo secondo a Russell, così come Leclerc a Hamilton, ma è stato più incostante del compagno di squadra con le soft. Indicazioni del giro secco e passo gara importanti, ma Sabato la situazione potrebbe cambiare, visto che è prevista pioggia, con le squadre che dovranno trovare un compromesso per l’assetto, considerando che il Gp del Belgio si dovrebbe disputare con l’asciutto.