Il capo degli ingegneri della Mercedes crede che la W12 potrebbe patire le tante curve ad alta velocità dei prossimi due circuiti in calendario.
Nonostante il GP del Bahrein sia stato vinto da Lewis Hamilton e dalla Mercedes, il primo weekend stagionale ha confermato le impressioni dei test: la scuderia di Brackley non è la più veloce in questo inizio di 2021. L’intero fine settimana è stato infatti dominato da Max Verstappen e dalla Red Bull, che hanno perso la vittoria per errori strategici ed un sorpasso controverso. La superiorità della RB16B è stata evidente soprattutto in qualifica, dove, grazie anche ad un motore Honda nettamente migliorato, l’olandese ha rifilato quasi quattro decimi al sette volte campione del mondo; in gara il distacco sul giro si è ridotto, ma è chiaro che, senza gli errori del team anglo-austriaco e la magistrale prestazione di Hamilton, la W12 non avrebbe conquistato la vittoria.
Come affermato da Toto Wolff, le Frecce Nere soffrono principalmente le curve ad alta velocità, che nel circuito bahreinita si trovano esclusivamente nel secondo settore. Nel suo miglior giro in qualifica, Hamilton ha infatti rimediato un distacco di tre decimi da Verstappen in quella sezione di circuito, mentre la perdita complessiva negli altri due settori, ricchi di rettilinei, ammonta ad 81 millesimi. Le caratteristiche della pista di Sakhir hanno dunque permesso alla Mercedes di limitare i danni, ma ciò potrebbe non ripetersi su tracciati ricchi di curve veloci come Imola. Al termine del weekend Andrew Shovlin, capo degli ingegneri della Mercedes, ha trattato proprio questo argomento, mostrando un certo pessimismo verso la possibilità di recuperare il gap nelle prossime settimane.
“Penso che non siamo abbastanza competitivi nelle curve veloci…” – ha detto l’inglese, citato da Autosport – “…e ad Imola e Portimao ce ne sono moltissime. In quest’area loro, per il momento, sono avvantaggiati rispetto a noi. Il circuito del Bahrein è abbastanza anomalo, sia poiché è molto aggressivo sulle gomme posteriori sia poiché in questo weekend c’è stato molto vento. Parliamo di 30/40 Km/h, che in sostanza, in una stagione normale, è tra i valori massimi del campionato. Speriamo che questa sia una delle nostre piste peggiori, perché abbiamo sofferto tanto. Alla fine penso che abbiamo trovato il giusto compromesso, ma è stato un lavoro davvero difficile. Valutando le prestazioni della Red Bull durante i test e le prove libere, si vede che la loro macchina funziona molto bene. Fin qui non hanno mostrato alcun punto debole. Speriamo di trovare circuiti più adatti a noi rispetto a quello di Sakhir”.
“Crediamo di non avere la miglior macchina…” – prosegue Shovlin – “…ma anche di non avere ancora estratto il massimo dal nostro pacchetto. Nello sviluppo di una vettura, si lavora cercando di sfruttare molte aree diverse per ottenere prestazione, e pensiamo che alcune non abbiano funzionato come dovevano. Perciò ci impegneremo a portare performance alla macchina in vista delle prossime gare, ma penso che sarà dura. Ci sono elementi in quei circuiti che potrebbero spingerci nella giusta direzione: qui in Bahrein il posteriore della W12 ha patito, mentre ad Imola e Portimao non è molto stressato. Tuttavia, saremmo ingenui a credere che le tante curve ad alta velocità possano essere un nostro punto di forza in quelle piste”.