A partire dal Gran Premio d’Italia, la Ferrari ha vinto tre gare nella stagione 2024 di F1.
Le vittorie sono arrivate a Melbourne, Monaco e Monza, tutti tracciati che hanno in comune caratteristiche che iniziano per M.
Sono caratteristiche necessarie per il successo nei prossimi Gran Premi di Azerbaijan e Singapore, che potrebbero proiettare la Ferrari nella lotta per il campionato di Formula 1 costruttori, attualmente a soli 39 e 31 punti rispettivamente da Red Bull e McLaren.
I tre circuiti in cui la SF-24 ha vinto finora nel 2024 richiedono tutti una guida aggressiva sui cordoli e un’eccellente trazione nelle curve lente.
Baku, con la sua serie di curve a 90 gradi che aprono il giro e brevi scatti nella stretta sezione del castello prima dell’ultima curva a sinistra a 90 sul rettilineo principale, potrebbe essere il terreno ideale per Charles Leclerc e Carlos Sainz, ma soprattutto per Leclerc.
Nelle sue quattro visite in Azerbaigian con la Scuderia, Leclerc è stato in pole tre volte, tutte in successione dal 2021, anche se a causa di un certo numero di guasti meccanici e della potenza della Red Bull RB19, non ha ancora assaporato la vittoria.
Per quanto riguarda Singapore, la scorsa stagione a Marina Bay la Ferrari e Sainz hanno negato alla Red Bull la vittoria della stagione, lasciando la RB19 sullo scaffale di Milton Keynes.
Come dimostrato a Monaco dallo sfogo di Max Verstappen, i tracciati stradali e la guida aggressiva su cordoli e dossi non sono un punto di forza della Red Bull.
Infatti, con la sua rigida concezione aerodinamica, il team non è in grado di apportare modifiche architettoniche fondamentali nel corso della stagione senza strappare l’intero concetto per ricominciare da capo. Già questo dovrebbe essere un motivo di preoccupazione per la Red Bull, prima ancora di considerare l’attuale crollo delle prestazioni.
È quindi molto probabile che dopo l’Azerbaigian la Red Bull sia in testa alla classifica costruttori dal Gran Premio di Spagna del 2022 e che la McLaren prenda il sopravvento.
Il problema più grande per la McLaren è rappresentato dai suoi piloti e dal tentativo di trovare una soluzione alla saga degli ordini di scuderia. Delle tre vetture, la McLaren è la più veloce e i suoi piloti sono i più equamente assortiti, il che si sta rivelando un problema per Oscar Piastri, che continua a fare il suo lavoro nonostante la candidatura al titolo di Lando Norris.
Ma forse, tra tutte le vetture in griglia, la McLaren si è dimostrata veloce su qualsiasi tipo di pista dopo il suo aggiornamento trasformativo di Miami, il che sta generando fiducia in tutto il team che continua a imparare a lottare per un campionato del mondo.
Per quanto riguarda la Ferrari, le sfide maggiori nella doppia sfida Azerbaijan-Singapore verranno dall’uso degli pneumatici.
La SF-24 è gentile con la gomma Pirelli, che aiuta in gara ma può essere un ostacolo quando le temperature sono basse e la pista è “verde”.
Questo è più un problema in qualifica, soprattutto a Baku, visti i lunghi rettilinei che permettono alle gomme di raffreddarsi e di far evaporare il calore, piuttosto che le continue curve di Singapore; l’unica pole Ferrari, per merito, è arrivata grazie a Leclerc a Monaco, il circuito lento e tortuoso per eccellenza.