Ferrari F1 – Una partenza da sogno: Leclerc perfetto al sabato che ha percorso il 60% della gara in Ungheria in testa fino a quando…

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Charles Leclerc ha sfruttato al massimo le condizioni mutevoli durante le qualifiche, con il vento che ha cambiato direzione e la temperatura dell’asfalto calata di 15°. È stato lui, con un giro eccezionale, a conquistare la pole davanti a tutti, dimostrando che il talento può ancora fare la differenza. La Ferrari, scarica aerodinamicamente, sembrava finalmente competitiva.
Il primo stint: Ferrari e McLaren a pari passo
Nella prima parte di gara, Leclerc ha controllato Oscar Piastri mantenendo un gap stabile tra 1,7 e 2 secondi. McLaren sembrava preparare l‘undercut, ma anche dopo la prima sosta, Leclerc ha mantenuto la posizione. Il passo era solido, e il degrado sembrava sotto controllo. La Ferrari reggeva il confronto con le papaya.
Il crollo con le gomme hard: cosa non ha funzionato?
Dopo il secondo pit-stop, la SF-25 è crollata. I tempi sul giro di Leclerc sono saliti drasticamente, venendo superato da Piastri e poi anche da Russell. Ma perché?
Ecco le ipotesi più accreditate:
1. Modifica nascosta al set-up o all’ala anteriore?

Leclerc via radio ha dichiarato: “Sento quello di cui abbiamo parlato prima della gara. Dobbiamo discutere di queste cose”. E poi: “Pensavo avessero cambiato qualcosa sull’ala anteriore.” Ma dal box hanno negato. Cosa è successo davvero?
2. Problema al telaio o al fondo?
Dopo la gara, Ferrari ha parlato genericamente di un problema al telaio. Ma questa è una definizione troppo generica, che potrebbe nascondere qualsiasi cosa: dall’assetto sbilanciato a una componente danneggiata. L’onboard mostra un sottosterzo marcato in curva 13 e dopo la chicane, sintomo di un problema meccanico o aerodinamico.
3. Pressioni gomme troppo alte per evitare usura plank?
Una delle ipotesi più convincenti: le gomme hard dell’ultimo stint potrebbero essere state gonfiate a pressioni troppo alte per evitare di raschiare il fondo (plank), compromettendo però l’impronta a terra e quindi il grip meccanico in curva. Questo avrebbe portato a un peggioramento progressivo del passo, con temperature crescenti e perdita di aderenza.
4. Gomme fallate o muretto troppo conservativo?
Non si esclude anche una partita di gomme non perfetta, oppure una gestione eccessivamente prudente del fuel management o del sistema ibrido (K1). Ma i dati smentiscono problemi di velocità in rettilineo o limitazioni di potenza: il vero problema era in curva.
Under Cut analizziamo il caso Leclerc al GP d’Ungheria 2025. Dopo una gara perfetta fino al 60%, il pilota Ferrari ha improvvisamente perso ritmo. Problema al telaio?
Un problema ancora senza risposta certa
Quel che è certo è che la Ferrari si è sciolta proprio quando contava. Con una McLaren perfetta nella gestione strategica e un Lando Norris in stato di grazia, il doppio podio papaya è stato inevitabile. Ma il dubbio resta: cosa ha spento la SF-25 nell’ultimo stint?
La SF-25 ha mostrato segni di crescita grazie al nuovo fondo e alla sospensione introdotta in Austria, ma la costanza di rendimento resta il tallone d’Achille. Tra strategie discutibili, misteri tecnici e gestione gomme non sempre perfetta, il podio di Leclerc è sfumato di nuovo.


