F1| Monza si prepara per il grande comeback

Mercoledì: la settimana è appena cominciata eppure l’Autodromo Nazionale di Monza ha già preso vita, gli operai montano il paddock, i giornalisti si riversano in sala stampa e i flash delle macchine fotografiche fioccano come la neve in montagna. La presentazione del 95esimo appuntamento si è aperta con una grande definizione: “il made in italy nel mondo” e con un video presentazione che ha evidenziato i lavori fatti nel corso dell’inverno e della primavera per ristrutturare l’autodromo quasi nella sua interezza, non solo l’asfalto è stato rifatto, ma, come evidenziato da Angelo Sticchi Damiani, anche i sottopassi sono stati ampliati e ristrutturati per tentare di ovviare al problema del deflusso di macchine e persone che costantemente si riversano in strada al termine del Gran Premio, il presidente ha detto “il lavoro è stato fatto molto bene, sono molto soddisfatto”. Ora il focus è quello di veicolare a tifosi e appassionati il messaggio che l’autodromo è rinnovato, è confortevole e che la gara da casa, per quanto possa essere quella di casa, si vive con un po’ meno di passione. I sottopassi poi sono stati interamente realizzati e rinnovati senza barriere architettoniche, il che significa che anche per i tifosi e spettatori con delle disabilità sarà possibile fruirne senza incontrare difficoltà.

Il presidente ha poi sottolineato come il nemico principale al momento sia il tempo, ad un anno dalla scadenza del contratto infatti la Formula 1 chiede più spazi per il paddock ed il paddock club, il che evidenzia un grosso problema: gli spazi in Autodromo sono limitati sia in altezza che in ampiezza e aumentare la metratura a disposizione del paddock club è quasi impossibile, motivo per cui la firma in fondo al contratto Monza-F1 tarda ad arrivare. C’è un altro inconveniente di tenere in considerazione: lo spazio è ulteriormente ridotto a causa del fatto che l’appuntamento italiano ospita anche la Formula 2, alla quale sono riservati ingenti spazi. Anche Attilio Fontana ha voluto confermare che il matrimonio tra Monza e la Formula 1 “s’ha da fare”.

Particolarmente toccante anche il discorso del sindaco di Monza, che ha saputo precisare come ci siano dei circuiti nel mondo che possono permettersi di costruire ex novo un circuito in mezzo al deserto e come invece altri debbano e sappiamo puntare sulle individualità uniche che li contraddistinguono, come quella di essere immersi all’interno di una storia plurisecolare all’interno del parco recintato più grande d’europa.

La Formula 1 porta inevitabilmente, e fortunatamente, un grosso indotto economico, sono infatti 178,8 i milioni di euro attesi in tutta l’area coinvolta dalla Formula 1, non solo Monza certamente, a testimonianza di quanto sia importante portare avanti la tradizione di Monza, pietra miliare della storia e del nome stesso della Formula 1. Come l’anno scorso poi, all’interno del paddock troverà spazio il camion di PizzaAut per nutrire i tifosi che verranno e per alimentare l’inclusione sociale del quale ormai questo progetto è portabandiera.

Anche il CEO della Formula 1 in persona, Stefano Domenicali, si è aggiunto alla conferenza stampa di presentazione e ha tenuto a “ringraziare tutti, a partire dai tifosi che verranno” incalzato, si è poi detto piuttosto certo sul fatto di estendere la collaborazione tra la Formula 1 e Monza per altri anni: “sono sicuro che troveremo la soluzione“.

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