Charles Leclerc e la Ferrari hanno completato l’opera nel Gp di Monaco, conquistando una vittoria importante che li fa tornare in corsa per il mondiale piloti e costruttori
728 giorni, tanto ha dovuto aspettare Charles Leclerc, per prendersi la vittoria nel Gp di Monaco sfuggita per l’errore della Ferrari nel 2022. Il pilota della Rossa ha chiuso i conti con Monte-Carlo con una prestazione perfetta, in cui il compito più difficile, è stato quello di controllare le emozioni negli ultimi giri, per non vedersi sfuggire di nuovo il suo sogno. Per Leclerc il successo di Domenica è stata la ciliegina sulla torta, del suo miglior week end in Formula 1, dove è sempre stato il più veloce, non commettendo un errore. Il trionfo di Monaco può rappresentare non solo la svolta della carriera, ma della sua stagione e di quella della Ferrari, riducendo il distacco nella classifica piloti e costruttori da Max Verstappen e dalla Red Bull. A completare una grande giornata per la Rossa, il podio di Carlos Sainz, che in poche ore è passato dal rischio ritiro, al terzo posto. Invece la McLaren si è confermata seconda forza come in qualifica, con Oscar Piastri che vince il duello con Lando Norris, mentre Max Verstappen ha potuto solo limitare i danni tagliando il traguardo sesto.
Eppure la gara sembrava iniziare male per la Ferrari. Se Leclerc nella prima partenza difendeva la prima posizione, Sainz scattato meglio di Piastri lo affiancava in curva uno, ma il contatto con la vettura dell’australiano gli causava una foratura. Lo spagnolo parcheggiava la SF-24 al Casinò, ma la collisione fra Sergio Perez e le due Haas, lo salvava. Nei minuti che sono serviti agli stewards per ripulire la pista, la Ferrari faceva un altro capolavoro, permettendo allo spagnolo di prendere il via al restart in terza posizione. Questa volta tutto filava liscio, e Leclerc nei primi giri ha tenuto un passo lento per gestire le gomme. La Ferrari a Monte-Carlo ha dimostrato nuovamente, che la SF-24 non è più una vettura mangia gomme come la SF-23, non avendo degrado fino alla bandiera a scacchi. Leclerc in questa fase, è stato bravo a non farsi mettere pressione da Piastri, che soprattutto nel tunnel si faceva vedere negli specchietti. Stesso discorso per Sainz, che dopo aver provato ad indurre all’errore Piastri, marcava Norris per impedirgli di fare il pit stop.
La strategia della Ferrari è ancora più chiara dai dati della telemetria. L’inglese non ha avuto mai un vantaggio di venticinque secondi su Russell, per poter fare la sosta, senza perdere una posizione. Sempre dal grafico di F1-TEMPO possiamo vedere, che quando Leclerc riceve il via libera da Bryan Bozzi e dal muretto, ha confermato che la SF-24 a Monaco è stata la macchina migliore, allungando con facilità. Piastri ha provato a rispondere, ma ha dovuto arrendersi allo scatenato Leclerc. Invece per Verstappen, che aveva scelto di partire con le Hard, le possibilità di rimonta finiscono con la bandiera rossa. Il campione del mondo al pit stop ha rischiato di perdere una posizione, ma è stato aiutato dall’errore della Mercedes, che non ha avvisato Lewis Hamilton che c’era bisogno di spingere subito forte per superare Verstappen. Proprio i due rivali hanno regalato le poche emozioni del Gp di Monaco, prima con un ruota a ruota al via, e poi sfidandosi per il giro veloce.
La Ferrari va via da Monaco con il morale a mille, per la seconda vittoria stagionale, ma saranno le prossime gare, a dire se può sfidare per il titolo Verstappen. Monte-Carlo è in un circuito con caratteristiche uniche, e quindi i valori emersi nel Principato, non sono l’indizio di una Red Bull in crisi. Anche la Mercedes nel 2017 e 2018 a Monte-Carlo era in difficoltà, ma nelle gare successive tornò a dominare. Per questo servirà la controprova a Montreal, che sulla carta è una pista più adatta, per la presenza di tanti cordoli alla SF-24 che alla RB20. In Canada la Scuderia di Maranello dovrà confermare di aver risolto i problemi sul giro secco, mentre il Team di Milton Keynes sarà chiamato a lavorare sui punti deboli della RB20, che sono emersi in questo week end, e hanno costretto Adrian Newey a sorpresa a tornare in pista. Fra le due litiganti, attenzione alla McLaren, che è stata competitiva anche a Monte-Carlo, in cui pensava di doversi difendere. Ingredienti che fanno già salire l’attenzione per il Canada, dove si capirà se le parole di Fred Vasseur al termine del Gp di Monaco, sono soltanto pretattica, o meno.