Se a farlo parlare sia stata la delusione o una reale percezione di inadeguatezza dell’autodromo su cui si è misurato non lo si saprà forse mai. Sergio Perez è certamente stufo di mangiare la polvere, e parecchia, dell’inossidabile compagno di squadra Max Verstappen alla Red Bull. Ma sa di non poter cambiare il corso degli eventi e allora pensa almeno di raggranellare qualche punto.
Il suo ottavo posto in terra emiliana è di quelli che valgono in modo particolare: perchè lui, Sergio el gaucho, per Imola non nutre esattamente una forte simpatia. E lo dice senza farsi cavare fuori le parole dalla bocca: “avrei potuto fare meglio- esordisce- forse potevo avvicinarmi alle Mercedes e metterle sottopressione, sarebbe stato difficile fare meglio di così, credo che questa pista non sia fatta per la Formula Uno” . Considerazioni che certo non avranno messo il sorriso sulle labbra dei laboriosi organizzatori della kermesse sammarinese.
Perez, d’altro canto , non si aspettava un granchè. L’esito delle prove gli era suonato come sinistro vaticinio di una giornata non propriamente di vacche grasse. “In generale- spiega infatti- qualificandomi all’undicesimo posto, avevo già rovinato il mio weekend”. Tre secondi posti conquistati sinora in Bahrein, Arabia Saudita e Giappone e un terzo in Cina non lo mettono di buonumore più di tanto. Primo, perché davanti a sè, oltre a Verstappen ma questo è nel novero dell’ovvio, ha il ferrarista Charles Leclerc con il quale se la può battere alla pari. Secondo, perché il palmarese delle sue prime sette gare dell’anno di grazia 2023 diceva ben diversamente ovvero dava conto di due vittorie e altrettanti secondi posti.
Ci sarebbe poi anche un terzo sassolino che, nelle sue scarpe , si agita e non poco. Vi è infatti un certo Yuki Tsunoda che, nelle file della Racing Bulls, galoppa galoppa, è già finito a punti per quattro volte in sette gare ed è nel mirino della Red Bull. Ergo, Sergio el mexicano ha ben tre motivi per dimostrare che la Red Bull si può ancora fidare molto di lui. Ma ogni Gran Premio, a questo punto, diventa un esame.