“Non cedete loro niente! Ma prendete loro qualsiasi cosa!” Gridava Leonida (interpretato da Gerard Butler) nel famoso film sugli Spartani “300“. Sembrerebbe che Max Verstappen abbia fatto propria questa filosofia, recitandola come un mantra ogni mattina appena sveglio, mentre verosimilmente sorseggia il suo caffè prima di dirigersi in pista: la prima “vittoria” è arrivata ieri estrapolando una pole position sebbene dato come sfavorito dopo il venerdì di prove libere, e il secondo “trionfo” l’ha intascato oggi vincendo il GP, nonostante un finale di gara in cui ha dovuto fronteggiare tre problemi inaspettati.
Il primo problema non previsto è stato proprio la rimonta di Lando Norris, l’olandese volante aveva infatti dato un “piccolo strappo” (“piccolo” rispetto al suo standard) riuscendo a distanziare il portabandiera della McLaren di qualche secondo. Dopo il pit stop tuttavia, con la gomma bianca, nelle fasi finali della gara il numero #4 reduce da una bellissima vittoria a Miami ha cercato di bissare insidiando il dominio dell’ex numero #33…
Dal canto suo Max si trovava a fronteggiare contemporaneamente altri 2 problemi: il secondo problema era la necessità, imperativa, di dover essere chirurgico nelle traiettorie, Max aveva già sbavato per 3 volte andando oltre i limiti della pista ad inizio gara e ricevendo così una bandiera bianco e nera, una ulteriore fuoriuscita gli sarebbe costata inevitabilmente 5 secondi di penalità, il che avrebbe regalato la vittoria a Norris.
Il terzo problema era la temperatura delle gomme, nelle interviste post gara Horner ha rivelato come l’abbassarsi della temperatura dei suoi pneumatici gli abbia causato una leggera perdita di ritmo, andando ulteriormente ad avvantaggiare la rimonta di Lando:
“Era sotto una pressione enorme poiché ha dovuto subire tre strike per i limiti della pista e non poteva permettersi di sbagliare di un millimetro con tutta quella pressione“, ha detto Horner a Sky Sports F1. “È stato un grandissimo lavoro da parte di Max resistere alla pressione mentre Lando stava arrivando forte alla fine, ma per noi è stata una gara a due tempi. La prima metà della gara è stata molto forte, abbiamo accumulato un vantaggio di sette e mezzo e otto secondi, ma poi nella seconda metà Lando ha iniziato a raggiungerci molto rapidamente. Abbiamo accumulato un grande vantaggio con la media e poi, a metà dello stint duro, abbiamo iniziato a perdere temperatura nella gomma, che è una mescola molto dura. La McLaren ha lavorato un po’ di più e ne ha visto i benefici nella seconda metà della gara.”