Leclerc ha rivelato la dura realtà per molti giovani piloti, poiché il talento non è sempre sufficiente per un giovane pilota per salire la scala dai kart alle monoposto e poi in Formula 1.
Oltre al talento, il denaro è sempre un fattore, poiché è diventato sempre più costoso finanziare la carriera di un giovane pilota fino al vertice, senza contare la fortuna e le circostanze.
Tuttavia, quando si ha un talento come Leclerc o il suo rivale della Red Bull Max Verstappen, è difficile non essere notati e accelerati in F1, come è stato il caso di quest’ultimo, il primo passando attraverso i ranghi di GP3 e poi vincendo il titolo di Formula 2 sostenuto dalla Ferrari fino in fondo.
E dopo aver avuto la sua giusta parte di lotta con Verstappen nel karting, Leclerc sta ora battagliando con l’olandese in F1, entrambi i piloti mettendo in mostra una grande dimostrazione di abilità di gara e rispetto che risale ai loro giorni da giovani che corrono in kart.
Affrontando i media in una sessione congiunta, Leclerc e Verstappen hanno discusso le loro carriere avendo raggiunto la classe superiore delle corse.
Citato dal sito ufficiale della Formula 1, Leclerc ha detto: “Ovviamente quando sei giovane, e sei nel karting, la F1 sembra così lontana che, per me non era ovvio che avrei finito in F1 un giorno.
Penso che noi [Leclerc e Verstappen] sapevamo che eravamo molto veloci perché eravamo già competitivi nel karting e ogni volta che cambiavamo categoria, saremmo sempre stati competitivi – ma è ancora così lunga la strada per la F1 che non ti immagini ancora in F1″, ha spiegato.
“Ma è incredibile. Voglio dire, ho davvero dei bei ricordi. Altri ricordi che sono meno buoni ma sono diventati molto buoni con il tempo!
Invecchi e guardi indietro a momenti che forse non hai apprezzato al momento che sono molto divertenti. Sono stati bei tempi”, ha concluso il monegasco.
Verstappen ha aggiunto: “Ho sempre pensato che, se avessi fatto il salto in F1, anche Charles lo avrebbe fatto. Si può vedere già da una giovane età, i piloti davvero forti, quello che erano”. Fonte www.grandprix247.com