Ancora una volta gli è riuscito tutto con imbarazzante semplicità. Max Verstappen con la sua Red Bull vuole prendere a pugni il muro dei record per abbatterlo. Con la vittoria in Ungheria è arrivata la sua settima affermazione di fila e nona stagionale . L’olandese ci ha messo pochi secondi al via a mettere in riga il pole position man Lewis Hamilton e a porsi le premesse per recitare il suo consueto assolo sfoderando un ennesimo acuto in Formula 1.
Ora i punti sono per lui 281, 110 in più del suo compagno di squadra, il messicano Sergio Perez autore anch’egli di una gara maiuscola che lo ha condotto sino al terzo posto. “Finalmente -dichiara Verstappen l’inossidabile – sono riuscito a fare una buona partenza, ho lavorato parecchio su questo, sapevo di poter riuscire a fare una buona gara, all’inizio è stata un po’ una sofferenza poi, però, sono riuscito a condurre bene la macchina sentendo bene anche le gomme”. Verstappen sa che la sua vittoria è figlia di uno sforzo corale. E per questo non dimentica di aprire il libro dei ringraziamenti per tutto il team, tecnici e meccanici: “lavorare con loro è veramente un grandissimo piacere, non voglio guardare ai record ma alla possibilità di fare sempre meglio”. Max l’invincibile è così. E’ già davanti a tutti e ha un vantaggio siderale ma il perfezionismo gli sta come un vestito su misura.
Perez si dichiara soddisfatto della terza piazza conquistata con una condotta di gara ottima con un buon recupero rispetto al non esaltante nono posto con cui partiva in griglia. “sono contento di questo risultato – commenta il secondo pilota della Red Bull – ho dovuto superare parecchi doppiaggi che avevano reso la pista un po’ sporca, una prestazione di questo tipo aiuta sicuramente ad avere morale e fiducia , continuiamo così”. E sul sorpasso a Piastri commenta: “mi è sembrata una manovra corretta anche se non semplice”.