Il massimo della sua soddisfazione, sinora, era stato un biundicesimo posto in Arabia Saudita e Australia. Alex Albon aveva una voglia matta di togliere finalmente lo zero dalla casella dei punti e Montecarlo gli ha consentito di assecondare finalmente il suo obiettivo. Nono posto e due punti nel forziere. Che, certo, non sono un’enormità ma fanno morale e sostanza. E Alex il guerriero metà cuore inglese e l’altra metà thailandese intona quindi il canto della felicità: “il p9, per la squadra, significa molto – dichiara al sito delle vetture della scuderia del compianto Frank – non si vuole mai essere inutili, soprattutto per il morale della squadra, speriamo che questo sia un buon inizio di stagione”. Per cercare di scavalcare l’indiavolato Yuki Tsunoda, occhi a mandorla e talento come lui, ce l’ha messa proprio tutta. E, dichiara, “è stato un po’ frustrante, perché si vedeva quanto ritmo lui avesse, ma stava gestendo eccessivamente”.
Ma tanto è. Per Alex il talentuoso era importante rompere il ghiaccio. Andare a punti non gli accadeva dal Gran Premio del Messico, quartultima prova del mondiale del 2023 che concluse con un discreto bottino di 27 punti al tredicesimo posto. “Abbiamo aggiunto piccole quantità di prestazioni alla vettura – dice – quindi è bello vedere che questi aggiornamenti funzionano e che siamo in grado di mantenere un ritmo simile ai nostri diretti concorrenti”.
Adesso, in casa Williams, si attendono che a battere un colpo sia anche Logan Sargeant, le cui difficoltà con la vettura sembrano non conoscere soluzioni di continuità.