Nell’era dei social e dell’analisi istantanea, i grafici di telemetria resi pubblici dalla Formula 1 vengono spesso presi come verità assoluta. Ma quanto sono davvero attendibili? Un ingegnere meccanico spiega perché questi dati sono solo una piccola parte della realtà e come possano portare a conclusioni completamente sbagliate.
Cos’è la telemetria e perché è centrale in Formula 1
In Formula 1, la telemetria è il sistema che registra centinaia di parametri della monoposto: dalle velocità delle ruote alle pressioni, fino agli input del pilota. Ogni team ha specialisti chiamati telemetristi che analizzano i dati per migliorare prestazioni e affidabilità.
(dal video) “Il cronometro vince su tutto. I grafici servono, ma senza contesto raccontano una verità distorta”.
I limiti della telemetria pubblica FIA
I dati che vediamo in sovraimpressione TV o sui grafici online sono solo una minima parte di quella reale. Mancano parametri fondamentali come:
- angolo di sterzo
- valori completi di pressione e temperatura gomme
- dati dei differenziali (power ramp, cost ramp, precarico)
- tutti i log scaricati in garage dopo il run
(dal video) “Quello che vediamo è utile solo per avere spunti, non per valutare il comportamento completo della vettura”.
Perché certi siti e creator sbagliano l’interpretazione
Molti articoli e video traggono conclusioni assolute da telemetrie parziali: “la Ferrari non ruota in curva”, “la Red Bull è più stabile dietro”. Ma sono affermazioni prive di base tecnica.
Gli errori più comuni includono:
- confusione tra dati in tempo e dati in distanza
- mancanza di conoscenza dei rapporti del cambio
- assenza del contesto pista-gomme-metereologia
(dal video) “Basta un piccolo errore a inizio giro per alterare la lettura di tutto il grafico”.
Esempi pratici: freno, marce, sterzo
Nei grafici pubblici il freno è digitale (0% o 100%), mentre nella realtà il pilota usa il trail braking con modulazione continua. Risultato: impossibile valutare la tecnica o l’errore da quei dati.
Anche sul cambio si creano false credenze: se un pilota non utilizza l’ottava marcia non significa problemi, ma scelte di efficienza o strategia.
(dal video) “Se Leclerc non mette l’ottava in rettilineo non è che si è rotta la macchina. Ci sarà un motivo tecnico che noi non possiamo conoscere”.
Conclusioni: più rispetto per la complessità
La telemetria F1 resta uno strumento fondamentale, ma affidarsi ai dati pubblici senza competenze tecniche porta a un’analisi distorta. Il rischio? Raccontare «fantasie ingegneristiche» come se fossero verità.
Sei d’accordo con questa analisi? Hai domande sulla telemetria? Scrivici nei commenti o continua a seguirci per approfondimenti tecnici reali.


