Lewis è senza rivali e precede Verstappen e Vettel. Inspiegabile strategia del Cavallino che regala a Max il secondo posto

Ormai è chiaro a tutti: Lewis Hamilton è semplicemente il migliore. Il campione del mondo ha dominato anche la gara sulla carta più difficile per la sua Mercedes W09, facendo crollare le poche certezze rimaste alla Ferrari dopo la figuraccia di Monza. Con una prestazione incredibile in qualifica, il britannico ha prenotato il successo odierno, arrivato in tutta sicurezza grazie ad una prova magistrale. Ottima la gara di Max Verstappen, secondo con la Red Bull e forse l’unico in grado di poter impensierire Hamilton qualora un giorno si ritrovassero sulla stessa macchina.

Per la Ferrari doveva essere la gara del riscatto, un colpo di spugna per cancellare la debaclè della gara di casa. Come reazione è invece arrivata un’altra pesante sconfitta, con Vettel terzo e Raikkonen quinto il tutto condito da un altro clamoroso abbaglio strategico. In mezzo alle rosse Valtteri Bottas, lontano anni luce dallo stellare compagno di squadra che ormai veleggia verso il mondiale. Sesto Ricciardo, anch’egli arresosi all’idea che dovrà disputare le sue ultime gare in Red Bull recitando il ruolo di seconda guida.

Alla partenza Hamilton ha gestito alla perfezione la sua pole, allungando subito sui duellanti Vettel e Verstappen. L’olandese ha tenuto bene la seconda piazza alla prima staccata, ma si è dovuto arrendere ad un grande attacco del ferrarista alla curva 7 dove si è preso la posizione all’esterno. Subito dopo è stata chiamata in causa la safety car, a causa del violento contatto tra le Force India di Ocon e Perez con il francese che è finito a muro. Una volta che la vettura di sicurezza è tornata ai box, Hamilton ha gestito le prime fasi con un ritmo molto lento attorno all’1’48” per non sforzare eccissivamente le gomme HyperSoft. Appena il leader del mondiale ha iniziato a spingere, si è capito che oggi non ce n’era per nessuno: Vettel ha accusato un ritardo di 3 secondi in altrettanti giri, segno di un gap prestazionale evidente.

Proprio in quel momento, è arrivato l’errore del muretto rosso: Seb è stato richiamato dentro per montare le UltraSoft, ma appena tornato in pista si è trovato alle spalle della Force India di Sergio Perez che lo ha notevolmente rallentato. Lewis si è fermato il giro seguente puntando sulle Soft, stessa mescola poi scelta da Verstappen, Bottas e Raikkonen. L’olandese è rimasto in pista leggermente più a lungo, e quando ha effettuato il cambio gomme è riuscito a riagguantare la posizione sul ferrarista che da lì in poi ha totalmente mollato il colpo. Con le soste degli altri, la situazione si è ristabilita ed Hamilton ha dovuto soltanto controllare la sua leadership.

L’unico momento ”caldo” per la lotta al vertice è avvenuto quando Lewis si è trovato a doppiare i duellanti Grosjean e Sirotkin: nella parte centrale del tracciato il francese ed il russo hanno dato vita ad una bella battaglia che ha permesso a Verstappen di farsi sotto al leader, ma una volta superato il pericolo Hamilton si è involato verso il successo. La grande sconfitta è la Ferrari, con una vettura mai competitiva quest’oggi ed in grossa crisi nella gestione delle gomme. Eccellente la prestazione di Fernando alonso, che ha portato la Mclaren-Renault in settima posizione. La zona punti è stata completata dalle Renault di Sainz ed Hulkenberg ( 8° e 10°), con in mezzo l’Alfa Romeo Sauber di un ottimo Charles Leclerc. Per il francese si trattano dei primi punti dal Gp d’Austria.

La classifica mondiale è sempre più in mano a Lewis Hamilton, al comando con 281 punti mentre Vettel ne ha 241. Mercedes in fuga tra i costruttori grazie ai suoi 452 punti, la Ferrari ora ha 37 lunghezze di ritardo. Prossimo appuntamento tra due settimane a Sochi per il GP di Russia.

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