La Mercedes nel Gp del Belgio, nonostante la squalifica di George Russell, ha confermato di essere tornata, mentre il porpoising tradisce la Ferrari nel terzo stint. Invece McLaren e Red Bull pagano gli errori nella scelta degli assetti.
La Formula 1 va in vacanza, con un Gp del Belgio dove i pronostici sono stati ribaltati, con il trionfo dolce e amaro della Mercedes. Le Frecce d’Argento sono passate dalle difficoltà di Venerdì con gli aggiornamenti, alla vittoria ritornando al vecchio pacchetto con Lewis Hamilton, che ha approfittato della penalità di George Russell. Invece per la McLaren nuova occasione mancata, vedendo sfuggire il successo nelle qualifiche di Sabato. Nel Team di Woking, se Oscar Piastri si conferma, Lando Norris fa un altro regalo a Max Verstappen, sbagliando ancora la partenza e tagliando il traguardo alle sue spalle. Solita Ferrari a Spa, che dopo aver illuso Sabato e nella prima parte di corsa, sale sul podio con Charles Leclerc, che non ha potuto lottare con le Mercedes e Piastri, a causa del porpoising e degli attuali limiti della SF-24. Stesso discorso per Carlos Sainz, mentre questa volta non riesce la rimonta a Verstappen, che rafforza la leadership del mondiale, nonostante la Red Bull sembra essersi persa senza Adrian Newey, alle prese anche con il passo indietro di Sergio Perez rispetto alle prove ufficiali.
La Mercedes ha sorpreso fin dal via con il capolavoro di Hamilton, che di forza si sbarazza di Perez, e si lancia all’inseguimento di Leclerc. Il monegasco non può fare nulla per difendersi dal futuro compagno di squadra, che al quarto giro va al comando, e come possiamo vedere dal grafico di F1-TEMPO, impone subito un ritmo molto alto alla gara. Tutti alla vigilia dopo i long run di Venerdì, erano convinti che sarebbe stata una corsa di gestione, ed invece nessun pilota soffre di graining e Hamilton martella sull’1.49.5. Per la Ferrari il primo stint è stato positivo, Leclerc dopo il sorpasso rimane incollato ad Hamilton, perdendo tre decimi (1.49.8). Stesso passo per Sainz, che unico dei top team a partire con le Hard, sembra avere qualcosa in più di Russell (1.50.1). Girano in fotocopia Piastri, e Norris che andato nella ghiaia nel primo passaggio si spegne, ed il suo Gp del Belgio termina in quel momento. La rimonta di Verstappen finisce non appena arriva dietro all’inglese, non avendo per la scelta della Red Bull di caricare la vettura in qualifica, la velocità di punta per superare in rettilineo.
La Ferrari sembra poter lottare per la vittoria anche nel secondo stint. Leclerc (1.48.2) con la Hard riduce il gap da Hamilton (1.48.1) ad un decimo al giro. Alle loro spalle Piastri non appena ha pista libera, mette in mostra il potenziale della MCL38, con un passo di 1.48.0. Stessi tempi di Norris che alla sosta è finito dietro a Verstappen, più lento di tre decimi delle due McLaren, e Sainz che però non trova con le medie lo stesso feeling delle Hard, ed il suo stint sarà molto breve. La gara si decide alla seconda sosta, con Leclerc che anticipa il pit stop tentando un undercut, la Mercedes anche se Hamilton non vuole rientrare ai box per provare di andare fino in fondo, decide di rispondere al pit stop della Ferrari. Le Frecce d’Argento andranno su una strategia ad una sosta con Russell, che fa una magia sia nella gestione degli pneumatici che negli ultimi giri. Hamilton (1.47.0) guadagnando mezzo secondo a Russell (1.47.5), lo raggiunge, ma non sarà mai in grado di attaccarlo. In scia alle due Mercedes, sul traguardo arriva Piastri, che dopo essersi liberato di Leclerc, vola in 1.46.6. La Ferrari va in crisi ed è quarta forza nel terzo stint, a causa dell’aumento del bouncing con la SF-24 scarica di benzina. Leclerc che comunque riesce a tenere dietro Verstappen, e Sainz che sono più lenti di sette e cinque decimi di Piastri.
La Ferrari come possiamo vedere dal grafico del passo gara, al di là del podio di Leclerc per la squalifica di Russell, va in vacanza con tanti compiti da fare a casa. La SF-24 pur facendo progressi rispetto a Silverstone, è stata ancora condizionata dal porpoising, e senza le qualifiche bagnate, il risultato sarebbe stato simile all’Ungheria. Dovrà riflettere anche la McLaren, che con la vettura migliore ha vinto meno delle Mercedes, e deve recuperare Norris che dall’incidente con Verstappen è crollato psicologicamente. Molto lavoro anche per la Red Bull, che oltre a capire cosa sta sbagliando nello sviluppo nella RB20, in questi giorni dovrà decidere se appiedare Perez, e sostituirlo con Daniel Riccardo. Chi va in ferie con il sorriso è la Mercedes, che se a Spa ha ribaltato il week end, negli ultimi due mesi ha cambiato volto ad una stagione, e sta facendo di tutto per far pentire Hamilton di aver deciso di andare in Ferrari nel 2025.