Racing Point

F1 – La sentenza su Racing Point scontenta tutti: Ferrari, Renault, McLaren e Williams faranno appello

La decisione degli stewards sui brake ducts della “Mercedes Rosa” ha deluso tutte le parti coinvolte: Ferrari, Renault, McLaren e Williams presenteranno appello, così come la Racing Point.

La giornata di ieri è stata tra le più tese della storia recente della F1. Le prove libere del venerdì sono state oscurate dalla sentenza della FIA sui brake ducts della Racing Point, alla quale è stata inflitta una multa di €400.000 e una penalizzazione di 15 punti. Sanzioni abbastanza leggere, che miravano a trovare un compromesso tra il team anglo-canadese e Renault, ma che in realtà hanno deluso tutti. E’ scontenta Racing Point, che si sentiva sicura di aver realizzato i brake ducts in maniera conforme al regolamento, ma è stata condannata. Stesso sentimento per Renault, che nonostante la vittoria nelle aule della FIA non ha apprezzato la condanna, giudicata troppo lieve.

Tra i delusi per la condanna alla “Mercedes Rosa” si trovano anche Ferrari e McLaren, alleati della Renault. Se inizialmente entrambi i team avevano chiesto chiarimenti sulla Racing Point, dopo la lieve condanna di ieri sono pronti ad unirsi alla battaglia del team anglo-francese nelle aule della FIA. I tre team hanno infatti presentato alla FIA la volontà di fare appello sulle leggere sanzioni inflitte alla “Mercedes Rosa”. Una volontà già mostrata nella giornata di ieri da Mattia Binotto, Zak Brown e Cyril Abiteboul durante la conferenza stampa dei Team Principal. A questo fronte, a sorpresa, si è unita pure la Williams, che nonostante la collaborazione con Mercedes ha deciso di difendere le istanze dei costruttori tradizionali. Più cauta invece Red Bull, che insieme ad Alpha Tauri ha deciso di rimanere neutrale.

Nella giornata di ieri, Zak Brown in particolare si è mostrato molto aggressivo nei confronti di Racing Point, definendo “str***ate” le versioni ufficiali del team in rosa, che sostiene di aver copiato usando delle fotografie. Una dichiarazione che ha provocato la risposta veemente di Otmar Szafnauer, Team Principal di Racing Point: “Quello che dice Zak Brown sono str***ate, perché non sa di cosa parla, non è un ingegnere. Sono sorpreso da quanto sia ignorante delle regole della F1”. Una ulteriore conferma della grandissima tensione che si respira nel paddock di Silverstone.

Lo stesso Szafnauer si è detto deluso delle condanne imposte della FIA, e perciò anche la Racing Point presenterà ricorso contro la decisione della Federazione. Lo farà sostenuta da Toto Wolff, che ieri ha ribadito l’innocenza di Mercedes e il supporto a Racing Point: “La questione è estremamente complessa e l’interpretazione data ai regolamenti è completamente nuova. Noi siamo tranquilli, abbiamo condiviso dati sui brake ducts con Racing Point nel 2019, quando ciò era legale. Sono sicuro che sia noi sia Racing Point abbiamo fatto tutto in maniera legale. Non c’è una regola che vieti che due macchine si assomiglino, però capisco e rispetto le opinioni dell’altra parte”.

La questione è dunque ancora apertissima: i cinque team che hanno annunciato il ricorso hanno 4 giorni di tempo per presentarlo, perciò se ne saprà di più tra lunedì e martedì.

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